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domenica 1 Ottobre, 2023

Half Marathon, 1000 corridori alla conquista di Trento. Samuele Tosadori batte il record con il passeggino

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Tantissimi i runner provenienti da fuori regione. Panetta: «Un bellissimo modo di coniugare sport e turismo»

Uno su 1250 ce la fa. Muktar Edris, super favorito con un primato di 58’ 40 sui 21,097 chilometri, ha conquistato il podio della dodicesima edizione della Half marathon, gara di corsa che si conferma ogni anno un inno alla bellezza della città. Secondo tra i 350 top runner, nella categoria 21 chilometri, il keniano Shadrack Koech. Nell’ambito della mezza maratona si sono svolte anche la 10 km e la Family Run, corsa/camminata non competitiva di 5 km, rivolta a famiglie e a chiunque voglia mettersi in gioco con sportività. La Half marathon, secondo evento del Trento Running Festival dopo il successo del Giro al Sas, porta l’atletica con la A maiuscola direttamente nel cuore di Trento, lungo un percorso che parte da Piazza Dante fino a Piazza Duomo, dove si è svolta la cerimonia di premiazione.

Tra gli sponsor: Cassa di Trento, Trentino, Gruppo Cassa Centrale, Trento, Autostrada del Brennero, Diadora, Itas Mutua, Sosi, Pejo, Dolomiti Energia. Un’edizione che, dopo la difficile parentesi post pandemica, ha battuto numeri record con oltre 2000 iscritti.

«Il segno di un altro deciso passo in avanti nella ripartenza del nostro evento. La speranza è che questa crescita venga confermata anche nel 2024», ha raccontato al T Ferruccio Primadonna, presidente del comitato organizzatore. Un’occasione che, secondo Salvatore Panetta, assessore allo Sport, «sarà anche un bellissimo modo di fare turismo, di coniugare sport e turismo. Trento è sempre più la città capitale del mezzo fondo e della maratona, perché credo che abbia dato, in queste gare, un significato anche internazionale». Un festival che, «sia con il giro al Sas, sia con la mezza maratona, fa il pieno di tutti i migliori al mondo. Ormai siamo a livelli così alti che per le maratone e le mezze maratone occorre un’accoglienza, una città che sappia esprimere anche la parte turistica, non solo, ma anche tutto quello che sono le bellezze della nostra città».

I ruvidi bolognini del centro storico hanno dato del filo da torcere a oltre 1000 runner, provenienti da Trento ma anche dal resto d’Italia, galvanizzati da una folla entusiasta. «C’era anche chi faceva il tifo dai balconi», ha raccontato Isabela Romanaz, parte di un gruppo di settanta tesserati da Verona, «credo che ci fosse tutta la città a fare il tifo e a incitarci. Trento è una garanzia ormai». Una gara ostica, che lenisce però la fatica e il sudore grazie alla possibilità di ammirare i palazzi affrescati di via Belenzani, la fontana del Nettuno, l’architettura del Muse e il moderno quartiere delle Albere. «Ho scelto di partecipare alla Half marathon per divertirmi e per sentirmi parte di questa squadra», ha detto Teresa Marie, che viene da Bolzano e studia a Trento. «Sarà sicuramente un’atmosfera bellissima», ha poi aggiunto prima della partenza. Una promessa mantenuta da questa manifestazione che unisce atleti professionisti e dilettanti desiderosi di condividere con gli amici la passione per lo sport. «Noi corriamo tutto l’anno», ha raccontato Claudio, che ha deciso di rimettersi in gioco dopo un infortunio. «La facciamo perché siamo di questa zona e ci piace correre insieme», ha detto Lorenzo dell’associazione Atletica Italiana di Mezzolombardo. Una competizione all’insegna dell’inclusione, che ogni anno attira atleti come l’ipovedente Qadeer Asghar, in coppia con il suo braccio destro Melania Botti, entrambi di Brescia. «Lui è più veloce di me», sorride Melania, «abbiamo iniziato perché a Brescia non trovavamo una guida disponibile perché non ce ne sono tante. Tra amici comuni podisti mi ha contattato, perché prima non sapevo nulla di questa esperienza bellissima che ti apre il cuore e la mente». Un rapporto professionale che, dopo tredici mezze maratone insieme, si è trasformato in un’amicizia. “Inizieremo adesso una preparazione per percorsi più lunghi, perché dobbiamo tenere il ritmo delle braccia, siamo legati da un cordino. Per fortuna siamo della stessa altezza», ha proseguito Melania. «Lui però è più veloce e più giovane di me», ha precisato la runner, «e quindi ho un motore un po’ più lento del suo. A volte è lui che mi stimola. Io divento i suoi occhi e lui il mio motore».

Si è guadagnato un momento di gloria anche Samuele Tosadori, che ha battuto il record di Half marathon con tanto di passeggino, abbassandolo quest’anno di ben cinque minuti. Prima donna italiana in gara l’atleta e modella Maria Gorette Subano. E c’è anche chi, come Neno, ha corso indossando un costume da clown, come segno di rispetto verso chi invece non può correre.