Agricoltura
domenica 20 Novembre, 2022
di Cristina Santoni
“In una natura tanto inquinata, non possiamo pensare di rimanere isolati, siamo interconnessi gli uni con gli altri a livello globale e queste ultime emergenze, dalla pandemia alla crisi idrica, sono un monito che ci permette anche di migliorare. L’ambiente ci è stato affidato e va custodito, dobbiamo trovare piste innovative, sfruttare il vento e il sole, perchè Dio non è solo quello dei cieli ma è anche quello della terra”. Il Vescovo emerito don Luigi Bressan, che nei decenni ha visto la propria Valle dei Laghi trasformarsi anche grazie all’impegno delle molte famiglie contadine, come quella da cui proviene lui stesso, ha celebrato nella giornata di oggi la 72° giornata del ringraziamento provinciale, quest’anno organizzata da Coldiretti a Sarche.
Sotto ad un prepotente sventolare di bandiere gialle, mosse da quel vento per cui è nota la valle, sono molte le autorità che si sono riunite per festeggiare il ringraziamento, festa che sancisce la fine dell’anno agricolo e che, come sottolineato da Gianluca Barbacovi, presidente della federazione Coldiretti del Trentino Alto Adige, diventa momento di riflessioni e bilanci riguardo l’attuale situazione del settore contadino. “L’anno è stato difficile, questo è ovvio – ha commentato Barbacovi – ma ora è necessario creare sinergie per portare il settore verso il futuro, attraverso un potenziamento della ricerca, con le innovazioni della genetica, e cercando di rendere il nostro territorio e il Paese il più possibile autosufficiente in termini di produzione agroalimentare, dando strumenti agli agricoltori come la possibilità di creare bacini o invasi per l’acqua”. Il presidente di Coldiretti ha poi aspramente criticato alcune “scellerate politiche portate avanti a livello europeo” come il regolamento sui prodotti fitosanitari, giudicato senza senso, e, soprattutto l’apertura alla produzione, commercializzazione ed uso del cibo sintetico, vale a dire prodotti alimentari creati in laboratorio. “Si tratta di lobby che cercano di demonizzare il settore agricolo ed il ruolo dell’agricoltore, basandosi su ideologie e non su dati scientifici”.
Coldiretti, fermamente convinta che la produzione di cibo sintetico abbia un pesante impatto dannoso sull’ambiente e sull’economia, risultando tutt’altro che sostenibile, ha quindi avviato una raccolta firme (l’obiettivo è raggiungere le 100 mila) al fine di presentare una proposta di legge per bloccarne la produzione e la vendita. A questo scopo, nella Piazza del Cason Ros, dove si sono svolti i discorsi istituzionali e la benedizione dei mezzi agricoli, sono state predisposte due postazioni per permettere alle molte persone intervenute alla festa, autorità comprese, di firmare la petizione. Coldiretti ha inoltre chiesto ai Comuni di Trento e Bolzano, ma anche a tutti i piccoli comuni del territorio, di sostenere formalmente l’iniziativa tramite un’apposita delibera consiliare.
La celebrazione religiosa della festa, svoltasi in una gremita chiesta di Sarche, ha visto protagonisti molti bambini che, con al collo le bandane gialle di Coldiretti, hanno portato i molti prodotti locali, divisi per zone di produzione, all’altare. Proprio guardando ai bambini è intervenuta l’assessora provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli che ha ricordato l’importanza di far conoscere ai più piccoli il mondo dell’agricoltura e della figura dell’agricoltore, anche in ambito scolastico. É infatti stato avviato a livello provinciale un progetto di avviamento alla conoscenza del settore agroalimentare rivolto alle scuole. Sottolineando l’importanza del comparto agricolo, Zanotelli ha inoltre citato la campagna avviata per incentivare l’acquisto ed il consumo di prodotti locali, anche in vista delle feste natalizie.
“I numeri dell’economia trentina, malgrado le criticità, riescono a tenere e questo anche grazie al settore agricolo. Si tratta di un lavoro di sistema: l’agricoltura assieme ad altri settori, come quello turistico, permette di avere cura del territorio e portare ad una crescita generale”, con queste parole il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per il ruolo ricoperto dai numerosi agricoltori che, anche in tempo di pandemia, non si sono fermati per garantire la continuità del servizio di cura del territorio e di approvvigionamento alimentare. Fugatti ha inoltre condiviso le recenti dichiarazioni del neo Ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida circa la gestione dei grandi carnivori, definendole “un approccio finalmente non ideologico”.
Molti gli amministratori locali e le autorità intervenuti alla festa: parola alla senatrice Elena Testor, al senatore Pietro Patton e al deputato Andrea de Bertoldi, oltre che, naturalmente, al sindaco di Madruzzo, Michele Bortoli che ha delegato all’assessora Carlotta Chiellino, agricoltrice, il saluto ai presenti. “Oltre alla crisi climatica ci troviamo ad affrontare anche una grave crisi economica: pagare un prodotto meno di quanto costa produrlo è una sorta di caporalato nei confronti degli agricoltori e delle loro famiglie, che vivono con passione e sacrificio secondo il rimo delle stagioni” ha commentato Chiellino, la quale ha ringraziato le numerose associazioni locali coinvolte nell’organizzazione della festa.