il caso

venerdì 29 Marzo, 2024

Calci alle lapidi, fiori distrutti: vandalizzate 52 tombe a Meano. Si indaga per danneggiamento

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La denuncia è arrivata nel primo pomeriggio di ieri. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Trento, l’ipotesi di reato è di danneggiamento aggravato

Se ne sono accorti prima dell’alba, quando i più mattinieri tra gli abitanti di Meano si sono alzati per cambiare l’acqua ai fiori dei loro cari. Hanno trovato una triste sorpresa: fioriere divelte, i mazzi già posati gettati a terra e calpestati. E ancora: la terra smossa e la ghiaia delle tombe, levate e sparse in mezzo al vialetto, i vasi capovolti a coprire i nomi del defunto, le cui foto sono state addirittura, prese a calci finché non si sono staccate. In un caso, quello più grave, una tomba è stata proprio danneggiata, la lapide scheggiata.

Si tratta di un raid vandalico vero e proprio quello avvenuto la scorsa notte nel cimitero del sobborgo. Interessata tutta l’area cimiteriale: non è stato risparmiato nemmeno lo spazio dedicato alla sepoltura dei bambini e degli infanti. La notizia, a Meano, si è sparsa già nelle prime ore della mattinata, tant’è che, nel giro di qualche ora, il cimitero era già stato sistemato dai volontari. Sono pochi i danni che necessitano di un intervento più ampio e che richiedono, magari, qualche soldo.

Una frazione sotto choc
Alla vista di come era ridotto il cimitero alcuni visitatori, ieri mattina, sono scoppiati in lacrime. «È stato uno choc — spiega la presidente della circoscrizione, Giulia Bortolotti — in molti erano scossi. Sono stati immediatamente chiamati i carabinieri che hanno effettuato le prime indagini. La speranza è che i responsabili vengano individuati al più presto». Subito è scattata una gara di solidarità per pulire e sistemare, ma la ferita resta. «Una mancanza di rispetto colossale — il commento, ieri mattina, di una donna in visita — c’è stata proprio la volontà di fare del male. Questo atto così vigliacco, che tocca profondamente la nostra comunità, va condannato nella maniera più ferma».

Le indagini
La denuncia è arrivata nel primo pomeriggio di ieri. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Trento, l’ipotesi di reato è di danneggiamento aggravato. In tutto sono state contate 52 tombe colpite: si ipotizza che a compiere il gesto sia stato un piccolo gruppo di persone. Spesso, quando vengono presi di mira i cimiteri, uno dei timori è che ci sia una motivazione antireligiosa dietro il gesto. Ma quasi mai la pista delle «sette» porta a qualcosa di concreto: molto più probabile, visti anche i precedenti in zona, che si tratti di un vandalismo «fine a se stesso», per quanto particolarmente odioso. I militari sono naturalmente alla ricerca di prove, a cominciare di quelle che possono essere raccolte dalle telecamere di videosorveglianza. C’è, però, un problema: nelle immediate vicinanze non sono presenti obiettivi, occorrerà lavorare con quelle del parco pubblico adiacente e con altre telecamere presenti nel centro del sobborgo, cosa che potrebbe rendere più difficile individuare gli autori. Quanto al cancello, era aperto, bastava spingere la maniglia. «Non è mai stato chiuso — spiega Bortolotti — del resto i cancelli non hanno un altezza tale da fermare i malintenzionati».

I precedenti
Nel territorio della circoscrizione, già un altro cimitero, quello di Vigo Meano, era stato oggetto in passato di un atto vandalico. Ma si era trattato di un’azione meno strutturata, colpite un paio di tombe. Una «scia» di danneggiamenti, in particolare, era avvenuta nel 2020, quando erano state vandalizzate a più riprese le pensiline alle fermate degli autobus ed erano state spaccate due vetrine. In quell’occasione era stato individuato un gruppo di ragazzi minorenni: visti da qualche testimone, ma mai denunciati. Anche questa volta sta circolando l’ipotesi che si tratti di un gruppo di giovanissimi, corroborata dal fatto che, ieri, era la prima giornata di chiusura delle scuole per le festività pasquali. Insomma, c’era il tempo libero per fare quella che, in maniera sbrigativa e impropria, talvolta si bolla come «bravata».

La solidarietà del Comune
Parole di vicinanza sono arrivate dal sindaco Franco Ianeselli: «Siamo vicini alla comunità di Meano, colpita la notte scorsa da un atto di vandalismo davvero spregevole. I cimiteri sono per tutti noi luoghi di lutto e di memoria, chi si accanisce su una tomba non compie solo un danno materiale, ma ferisce deliberatamente la sensibilità delle persone».
Oggi mattina, è previsto un intervento del personale dei Servizi funerari che — annuncia il Comune — «si adopererà per ripristinare il decoro e l’integrità delle tombe, intervenendo per quanto possibile anche sulle riparazioni dei danneggiamenti più gravi».