L'operazione

mercoledì 27 Marzo, 2024

Blitz della guardia di finanza, maximulta a due copisterie per universitari

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Quasi 1.600 testi piratati: sono manuali costosissimi per universitari

È un «vizio» vecchio quanto l’invenzione della fotocopiatrice, ma è ance un reato vero e proprio. Soprattutto quando fatto in serie, a scopo di lucro da attività come le copisterie. Quasi 1.600 (1.593, per la precisione) i libri replicati illegalmente, 43 dei quali fotocopiati «alla vecchia maniera», tutti gli altri fatti circolare in formato pdf prima della stampa. A individuare i responsabili, due negozi di Trento, entrambi molto frequentati da universitari, il gruppo di Trento della Guardia di Finanza. E tutti i libri, puntualmente, venivano venduti agli studenti, a prezzi che
L’attività ha permesso di sequestrare le riproduzioni integrali di 1593 opere librarie, di cui 43 in formato cartaceo e 1550 in formato pdf – queste ultime rinvenute all’interno del cloud dei PC in uso agli esercizi commerciali – già predisposte per la vendita al pubblico a prezzi notevolmente concorrenziali. Si tratta di manuali tecnici, di ambito scientifico, medico, di diritto: costosissimi nell’edizione originale.
Le Fiamme Gialle hanno, di conseguenza, denunciato alla Procura della Repubblica i rappresentanti legali dei due esercizi commerciali per violazione della legge 633 del 1941, quella che punisce chiunque riproduce, duplica, vende o pone in commercio opere tutelate dal diritto d’autore.
È la legge sul diritto d’autore che non vieta la fotocopia in sé, ma la circoscrive a finalità di «uso personale» del cliente e, comunque, previo pagamento di un compenso forfettario alla Siae, la società degli autori e degli editori che cura il copyright. Ed è in ogni caso vietato fotocopiare o, comunque, riprodurre più del 15% del totale di un’opera letteraria.
Ma all’interno delle copisterie sottoposte a controllo, al contrario, i testi (sia in formato cartaceo che informatico) erano riprodotti e rivenduti integralmente. Un comportamento che viene duramente sanzionato, con una multa par al doppio del costo unitario di ogni tomo illecitamente riprodotto. Alle due copisterie, pertanto, potrebbero essere chiesti decine di migliaia di euro.
L’operazione della Guardia di Finanza che si è svolta questa settimana si inserisce in un più ampio contesto di attività volte al contrasto della concorrenza sleale nel settore della protezione del diritto d’autore e della proprietà intellettuale, a tutela di coloro i quali lavorano onestamente, nel pieno rispetto delle regole e delle norme di settore. Vi rientrano iniziative contro la contraffazione dei marchi, dagli alimentari alla moda, anche se il grosso dell’attività, da anni, si è spostato sulla pirateria online. Ma sopravvivono ancora i sistemi «vecchia scuola»: il florido mercato delle due copisterie dimostra che le vecchie abitudini sono dure a morire.