Bilancio

giovedì 29 Giugno, 2023

Assestamento Provincia, manovra da 500 milioni. I sindacati: «Manca una vera politica dei redditi contro gli effetti dell’inflazione»

Lavoro, sanità, casa e famiglie al centro delle r

Confermata l’esenzione all’addizionale Irpef, ma per i sindacati servono interventi ulteriori per affrontare l’emergenza retribuzioni. Lavoro, sanità, casa e famiglie al centro delle richieste. Pronti a trattare sul contratto del sistema pubblico.  L’assestamento di bilancio presentato oggi, giovedì 29 giugno, in Provincia stanzia nuove risorse per quasi 185 milioni di euro che, insieme all’avanzo di amministrazione già impegnato con la variazione di bilancio per 318, avrebbe fatto raggiungere alla manovra estiva della Provincia la cifra record di oltre 500 milioni di euro. Risorse che in gran parte vanno a beneficiare investimenti ed imprese, mentre su lavoro, famiglie ed assistenza restano impegni troppo limitati. «È sicuramente positiva – riconoscono i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti – la conferma dell’esenzione dall’addizionale Irpef anche per il 2024 per i redditi fino a 25mila euro. L’emergenza retribuzioni per le famiglie non è però risolta visto che, a causa di un’inflazione che anche quest’anno resterà superiore al 5%, non riescono a mantenere il proprio potere d’acquisto, diventando più povere anche quando lavorano di più. Per questo è inaccettabile continuare ad investire centinaia di milioni di euro in settori economici che non rinnovano i contratti collettivi di lavoro scaduti, come per il turismo, addirittura dal 2018. Il 65% dei lavoratori in Trentino oggi è senza rinnovo». Per le organizzazioni sindacali un tema centrale è quello delle famiglie e della casa. «Nel bel mezzo della crisi energetica – incalzano Grosselli, Bezzi e Alotti – la Provincia è riuscita a risparmiare ben 15 milioni di euro sul bonus bollette. Ora bisogna indicizzare al costo della vita Icef, assegno unico per le famiglie, assegno di cura e tutto il sistema di welfare per non impoverire ulteriormente le famiglie. Sulla casa poi la Provincia autonoma di Bolzano ha appena rivisto tutti gli strumenti di sostegno ad inquilini e mutuatari aumentandoli del 15%. Serve impegnare più risorse anche in Trentino per aiutare chi è in affitto, per i giovani e per dare un alloggio sociale a chi è in graduatoria. Non ci nascondiamo le difficoltà, ma siamo in forte ritardo sulle politiche abitative ben sapendo che questi costi pesano tantissimo sulle famiglie». Nell’incontro di oggi con la Giunta provinciale i sindacati hanno rilanciato anche la questione dell’assistenza territoriale e della sanità. «Abbiamo rilevato che gli ultimi bandi dell’assistenza domiciliare – ricordano i segretari di Cgil Cisl Uil – sono andati deserti. E il terzo settore fa sempre più fatica a trovare addetti. Bisogna quindi stanziare nuove risorse per dare una risposta salariale anche a questo settore. Sulla sanità abbiamo chiesto nuovi interventi per quello che riguarda la medicina territoriale e le liste d’attesa. Bisogna assumere nuovo personale e garantire retribuzioni più alte nella sanità per essere attrattivi. Anche per questo le nostre organizzazioni di categoria sono pronte a sedersi al tavolo per i contratti del settore pubblico, trovando però soluzioni praticabili che recuperino davvero il potere d’acquisto».