il caso
lunedì 6 Ottobre, 2025
Grosselli (Cgil) attacca Ianeselli, Dal Rì (Pd) risponde: «Un sindaco non può sostituirsi al governatore. È una forzatura»
di Redazione
È polemica tra i due segretari trentini. Dal Rì «I due ruoli non possono essere messi sullo stesso piano»

Dopo le critiche di Andrea Grosselli, segretario della Cgil del Trentino, che punta il dito contro la politica «Fugaselli che pensa solo agli eventi e alle sagre», arriva la risposta dei segretario del Pd, Alessandro dal Rì che difende a spada tratta l’amministrazione del sindaco di Trento.
Dal Rì si sofferma in particolare sull’attacco di Grosselli agli «amministratori locali Pd, rei di non utilizzare la forza delle proprie amministrazioni per effettuare critica alle politiche economiche di Fugatti per il Trentino e per lanciarne di alternative».
E risponde: «Per l’amor del cielo, può anche essere vero che in qualche caso, proprio perché i Comuni sono enti subordinati alla Provincia, qualche colpo lo si sia risparmiato in nome di una collaborazione istituzionale che fa parte del nostro Dna democratico. Eppure mi sembra ingeneroso dire che le amministrazioni non abbiano fatto politica: pensiamo ad esempio al coraggio che ha avuto il Comune di Trento di utilizzare interamente l’ultimo assestamento di bilancio per il progetto di “Ostello dei lavoratori” provando così a dare risposta, nei limiti delle proprie possibilità, a problematiche legate al lavoro povero e alla casa».
E continua sottolineando il fatto che le amministrazioni locali dispongono di «competenze ristrette e risorse limitate» ma comunque «rimangono la capacità di attrarre investimenti ed eventi sul proprio territorio, e della programmazione urbanistica».
E ripiega sul ruolo del presidente della Provincia Fugatti che «al contrario, ha in mano possibilità e strumenti di ben altra scala e negli ultimi 7 anni avrebbe potuto muovere le leve della politica industriale, della politica energetica, delle politiche dell’istruzione, dell’Università, dell’innovazione, della Ricerca e del trasferimento tecnologico. Le politiche del lavoro e salariali. E avanti».
Dal Rì conclude spiegando che i due ruoli, quello di sindaco e quello di governatore, non possono essere messi sullo stesso piano e definisce le esternazioni di Grosseli «una forzatura che non sta in piedi. Un inspiegabile tentativo di gettare tutti nello stesso calderone che sta nel solco “populista” del “sono tutti uguali”. Un’operazione che rischia di avere come effetto principale quello di assolvere dalle proprie responsabilità proprio chi, di responsabilità, ne ha molte di più».
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