il funerale
martedì 8 Luglio, 2025
Zuclo, folla commossa per l’addio a Simonetta Bertolini: «Eri la nostra fata»
di Stefano Marini
Familiari, amici e colleghi hanno ricordato la giovane: «Riuscivi a trovare in ciascuno il lato positivo»

Una persona buona, che faceva del bene in punta di piedi, senza voler apparire ma che ha lasciato tracce indelebili nel cuore e nella mente di chi ha avuto la fortuna di conoscerla. Una vera e propria fata per i tanti bambini che ha portato ad amare i libri e la lettura. Questo e tanto altro è stata Simonetta Bertolini, la giovane bibliotecaria di Tione scomparsa per un malore il 3 luglio scorso, cui ieri una folla sterminata ha voluto tributare l’ultimo, commosso saluto, assiepando la chiesa parrocchiale di Zuclo a dispetto della pioggia e del vento abbattutisi furiosi sulla piana di Tione.
Per capire l’impatto che Simonetta Bertolini ha avuto sulle vite di chi l’ha conosciuta, anche di sfuggita, basti l’esempio di Don Celestino Riz, visibilmente commosso nel tenere l’omelia: «Dobbiamo dire grazie a Simonetta e ricordare quello che è stata per noi. Voi la conoscete più di me. Questo camice bianco che indosso, l’ultima volta che è stato lavato è stata lei a portarlo in lavanderia e a pagare la pulitura. Io neanche lo sapevo, lo aveva fatto senza dire o chiedere niente. Simonetta l’ho incontrata alcune volte, ma non la conoscevo bene. Vedete, i piccoli gesti d’amore di cui siamo circondati. Ciò che conta, nella vita, è veramente il bene che vogliamo agli altri, e quanto bene riceviamo. Quanto bene abbiamo ricevuto da Simonetta? – ha continuato – E allora dire grazie è anche ricordarci che talvolta noi siamo oggetto dell’amore anche quando non lo sappiamo. Grazie Simonetta di avermi voluto bene, anche se non lo sapevo. Noi non possiamo comprendere appieno la natura di Dio, ma possiamo sentire che ci è vicino e lo possiamo fare con Simonetta. Perché Simonetta è viva e continuerà a ricordarci che la vita bisogna viverla amando gli altri come lei ci ha insegnato. Simonetta vivrà nei suoi famigliari, la sentirete ancora, soprattutto quando vi richiamerà al bene e continuerà a volervi bene. Questa sera noi salutiamo Simonetta, i nostri occhi sono colmi di lacrime perché abbiamo perso una persona buona, ma il nostro cuore merita anche si colmarsi di serenità, perché Simonetta vuole questo. Lei, con la sua discrezione, in questo momento è accanto al cuore di ciascuno di noi e, sono sicuro, ci dice di cercare di volerci bene e di fare quel bene che anche lei ha provato a fare in silenzio per noi. Questo diventa vita che va oltre la morte».
Numerosi e spesso interrotti dai singhiozzi anche i messaggi di ricordo e commiato. I colleghi bibliotecari hanno ricordato come Simonetta sia entrata nel mondo delle biblioteche «in punta di piedi, come nel suo stile. Prima con l’alternanza scuola lavoro, poi con le cooperative e ora bibliotecaria a tutti gli effetti. Da subito avevi capito che la tua passione per la lettura sarebbe diventata la tua professione. Portiamo nel cuore la tua dolcezza e la tua disponibilità, accompagnate da un sorriso caloroso e sincero. Ti sei dimostrata competente e preparata, come ha dimostrato il concorso di Tione. Ovunque hai lavorato hai portato il sole e la leggerezza che nasce dalla passione e dalla preparazione. Mai ti abbiamo vista arrabbiata o offesa, neppure con gli utenti più impegnativi. Nei gruppi riuscivi a mediare, facendo sentire ciascuno, accolto, accettato e ascoltato. Avevi la rara qualità di far crescere le relazioni buone tra le persone, riuscivi a trovare in ciascuno il lato positivo, perché ti mettevi nelle scarpe degli altri. Il meglio lo hai dato coi più piccoli, che affascinavi con la tua voce flautata e i tuoi lunghi capelli, tanto che più di un bambino ci ha chiesto se eri una fata. Siamo orgogliosi di aver potuto camminare assieme a te per un pezzo, troppo breve, di strada. Stacci ancora accanto».
Tante anche le testimonianze degli amici di una vita e dei famigliari, uniti nel cercare di dare il senso alla voragine che la scomparsa di Simonetta Bertolini ha aperto nelle loro vite: «Chi ti ha conosciuta lo ha visto – ha ricordato una delle amiche del cuore di Simonetta – eri di una bellezza incantevole, delicata, luminosa e mai ostentata, ma la parte più preziosa è la tua anima gentile di una sensibilità rara, la tua mente curiosa e un idealismo raffinato. Riservata ma accogliente, un mondo interiore bellissimo, avevi sempre una parola buona, un abbraccio rassicurante, la dolcezza nei modi e un profondo senso di giustizia. Sapevi ascoltare con il cuore di chi vuole davvero bene. Sebbene sia arrabbiata con questo destino crudele sono anche immensamente grata alla vita che mi ha dato in dono un’amicizia così pura. Rimarrai sempre nel cuore di chi ti ha conosciuta e amata».
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