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martedì 22 Novembre, 2022

San Casciano: dal fango emergono statue bellissime

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Rappresentano divinità, imperatori, ma anche persone «normali», come un bambino con la palla in mano

Dal 1972 a oggi, di scoperte di queste tipo non se n’erano più viste! Sto parlando dell’eccezionale scoperta archeologica dei giorni scorsi, in Toscana, che ha fatto riemergere numerose statue di bronzo perfettamente conservate. Queste statue, alcune alte anche più di un metro, risalgono a ben 2300 anni fa e sono arrivate intatte fino a oggi perché sono state protette da strati di fango e acqua. Rappresentano divinità, imperatori, ma anche persone «normali». Troviamo per esempio una scultura della divinità della salute Igea, ma anche quella di un uomo che sembra in posizione per suonare uno strumento o per tenere un arco, e persino la statua di un bambino con una palla in mano. Numerosi sono gli esperti provenienti da tutto il mondo che sono già accorsi sul luogo della scoperta per studiare questi incredibili ritrovamenti.
A dire la verità era da un po’ di tempo che a San Casciano dei Bagni si era intuito potesse esserci qualcosa di prezioso nascosto da qualche parte. Già nel 2019 infatti il Comune aveva avviato una ricerca, ipotizzando che in quei luoghi potessero trovarsi delle terme romane. San Casciano, oltre a essere uno dei borghi più belli d’Italia, è famoso per le sue numerose sorgenti di acqua termale, scoperte già nella lontana epoca etrusca. L’acqua termale è un’acqua che sgorga dalla sorgente a una temperatura calda ed è ricca di sali minerali benefici per il corpo. Sia etruschi che romani avevano scoperto che quest’acqua poteva essere utile per la cura del corpo e ci costruirono un santuario. «All’interno sono state trovate scritte di nomi in alfabeto latino e in etrusco, un fatto raro dal punto di vista archeologico», ha spiegato un giovane archeologo che ha lavorato alla scoperta. Sembra infatti che in questo luogo etruschi e romani si incontrassero pacificamente. Un’altra stranezza sta nel fatto che queste statue non siano state fuse o portate via dai cristiani in un’epoca successiva. Gli studiosi hanno spiegato che probabilmente i primi cristiani avevano riconosciuto che quelle statue erano sacre e quindi invece che fonderle o portarle via le hanno messe dentro una vasca e poi l’hanno chiusa, lasciandone la struttura più o meno intatta. La vasca, coperta di mattoni e colonne è stata la prima cosa trovata in questo sito archeologico. All’inizio però nessuno si sarebbe aspettato di arrivare a una scoperta così importante!
E perché quindi questa scoperta è considerata così sensazionale?
Per tre motivi fondamentali: innanzitutto le statue di bronzo così antiche sono molto poche proprio perché spesso venivano fuse per riutilizzarne il metallo, che aveva un certo valore. Il secondo è perché le statue, ma anche le 6000 monete offerte alle divinità, e le scritte che sono state trovate insieme ai bronzi nel santuario, si trovano nella regione degli etruschi e questi ritrovamenti possono insegnarci qualcosa in più sulla loro storia ancora poco conosciuta. Il terzo motivo riguarda le condizioni dei ritrovamenti: perfettamente conservati. Com’è possibile? Probabilmente perché si sono trovati in un ambiente privo di ossigeno che ha impedito loro di ossidarsi, cioè di diventare di colore verde e corrodersi. Insomma una scoperta tanto preziosa da essere paragonata a quella dei famosissimi Bronzi di Riace del 1972 in Calabria. I Bronzi di Riace sono due statue greche trovate in mare che hanno un grandissimo valore e sono simbolo di bellezza assoluta e perfezione. Il paragone però sembra non essere proprio corretto. I Bronzi di Riace hanno infatti portato a conoscenze incredibili nel mondo della storia dell’arte. Bisognerà ora aspettare gli studi sui bronzi di San Casciano che diranno qualcosa in più sul loro valore. Per ora i Bronzi di Riace rimangono ancora i più belli e quindi, quando siete di fronte a qualcosa o a qualcuno di veramente bello potete continuare ad usare l’ormai famoso detto «bello come un Bronzo di Riace!».