L'operazione
mercoledì 14 Maggio, 2025
Riciclavano i soldi dello spaccio in Rolex e appartamenti: otto denunce nell’Alto Garda
di Redazione
L'indagine, coordinata dalla Procura di Rovereto, ha portato al sequestro di beni per per 470 mila euro

Nei giorni scorsi, i militari del NOR – Aliquota Operativa della Compagnia di Riva del Garda, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, ai fini della successiva confisca per equivalente, di denaro contante, beni immobili e oggetti di valore per un importo complessivo di circa 470.000 euro nei confronti di otto soggetti indagati per il riciclaggio dei guadagni illeciti prodotti da una organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti operante nell’alto Garda.
Le indagini, particolarmente articolate e complesse, sono state svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Riva del Garda, su delega e con il coordinamento della Procura della Repubblica di Rovereto diretta dal Procuratore Dott.ssa Orietta Canova e, durante la fase di esecuzione delle perquisizioni domiciliari e dei sequestri, hanno richiesto l’impiego di più di 30 militari appartenenti alle Compagnie CC di Riva del Garda, Alessandria e Vercelli, oltre a 3 unità cinofile antidroga di Laives (BZ), Volpiano (TO) e Casatenovo (LC).
La presente attività è nata alla fine del mese di ottobre 2024, dopo l’esecuzione da parte dei Carabinieri della Compagnia di Riva del Garda e del locale Commissariato della Polizia di Stato di una ordinanza di applicazione di 33 misure cautelare (di cui 14 custodie cautelari in carcere, 8 arresti domiciliari e 11 obblighi di dimora) nei confronti di altrettanti soggetti indagati a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana e hanno consentito di far luce sulle modalità attraverso le quali i due soggetti posti al vertice di tale organizzazione criminale riuscivano a riciclare i proventi della propria illecita attività.
Analizzando le posizioni economiche delle persone ad essi vicine, è stato possibile individuare sei individui che, fra il 2022 e il 2023, hanno compiuto una serie di operazioni finalizzate ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa e a riutilizzare il flusso di denaro prodotto dall’associazione a delinquere, reinvestendolo in beni di lusso (Orologi Rolex), appartamenti e titoli di credito apparentemente non riconducibili ai due soggetti tratti in arresto nel mese di ottobre. Del resto, nessuna delle persone indagate aveva impieghi stabili o comunque era in grado di giustificare disponibilità economiche così elevate. L’attività di esecuzione delle perquisizioni domiciliari, svoltasi in uno dei comuni dell’Alto Garda e nelle provincie di Alessandria e Vercelli, ha portato al rinvenimento e al sequestro preventivo, ai fini della successiva confisca, di nr 2 orologi Rolex del valore complessivo di quasi 17.000 euro, della somma in contanti di euro 6.500 circa e di tutto il denaro depositato sui conti correnti dei degli indagati, nonché di 3 appartamenti (due in un comune della cd Busa, uno in Vercelli) a loro intestati fino alla concorrenza della somma complessiva di 470 mila euro circa. Tale attività investigativa, che giunge a corollario di quella eseguita nello scorso mese di ottobre 2024 allorquando vennero eseguite le misure cautelari personali nei confronti degli appartenenti all’associazione a delinquere, è ritenuta di particolare rilevanza in quanto volta a privare l’organizzazione criminale dei guadagni prodotti con la propria illecita attività i quali in parte venivano utilizzati anche per acquistare nuovo stupefacente e si aggiunge ai sequestri preventivi di un appartamento di oltre 200 mila euro e di altri due Rolex del valore di 26 mila euro già posti in essere dal Nucleo Operativo di Riva del Garda nel mese di ottobre 2024.
Naturalmente, è necessario ribadire sempre che, per tutte le otto persone indagate, vale il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza penale di condanna definitivo.