Bambini

mercoledì 16 Novembre, 2022

Nascere, il mistero del venire al mondo

di

Un viaggio di sette appuntamenti che attraverso il cinema e il teatro esplora il tema della nascita. Venerdì il film "Juno"

È ormai già nel pieno del suo programma il ciclo di film e rappresentazioni teatrali Nascere proposto dall’Ufficio del Garante dei diritti dei minori e dall’Ordine della professione di ostetrica della Provincia di Trento sui temi della nascita, della maternità e della paternità.

Un viaggio di 7 appuntamenti che attraverso il linguaggio cinematografico e teatrale porta a esplorare il mistero della nascita ad ampio raggio. Come sottolinea Serena Migno, presidente dell’Ordine delle ostetriche di Trento, «prendersi cura della nascita di un bambino significa prendersi cura di tutte le sue fasi». Riferendosi al documento Nurturing Care Framework spiega come investire nelle prime epoche della vita e già dalla gravidanza produca ricadute positive lungo tutta la vita, in termini di salute, competenze cognitive, sociali, scolastiche e lavorative, che riguardano i singoli individui ma anche le comunità nel loro insieme. «L’idea di questa rassegna — spiega Fabio Biasi, garante dei minori della Provincia di Trento — nasce per offrire alla cittadinanza alcuni spunti di riflessione partendo dalla considerazione che vede l’evento nascita, la gravidanza e i primi momenti di vita come fondamentali per il bambino stesso ma altamente significativi anche nella vita di chi lo circonda, in particolare quella dei genitori. Sul tema della nascita c’è ancora molto da fare, non solo in senso medico-tecnico, ma anche per quanto riguarda la parte emotiva e psichica della madre così come quella del padre, o tematiche come la relazione mamma-feto, o questioni come la tutela della madre o del libero arbitrio, eccetera».

La possibilità e la libertà di decidere se portare o meno a termine una gravidanza o di riconoscere o meno un bambino è proprio uno dei temi affrontati dal film Juno (nella foto) in programma venerdì sera. La pellicola tratta la storia di Juno, ragazzina di 16 anni, rimasta incinta involontariamente, che dapprima decide di abortire, poi invece sceglie di dare il bambino in adozione. Nel film le emozioni e i sentimenti tipici di una sedicenne si confrontano con quelli che inevitabilmente scaturiscono dal rapporto di Juno con la sua «pancia», ma sono anche intrecciati a quelli dei genitori adottivi che attendono la nascita del suo bambino. Altra tematica chiave del film è quella della maternità e della paternità, toccati sia dal punto di vista di Juno che da quello dei genitori adottivi.
Questi argomenti verranno ripresi alla conclusione del film nell’intervento della psicologa Marina Fracasso. Ogni appuntamento della rassegna prevede la partecipazione di esperti per approfondire e dare alcune chiavi di lettura relativamente ai film e agli spettacoli proposti.

Gli incontri proseguiranno venerdì 25 novembre con il film Piccolo Corpo sull’evento tragico di una bambina nata morta, e giovedì 1 dicembre con i documentari L’onda e Il primo respiro relativamente a come un evento universale come la nascita possa essere vissuto in modalità profondamente differenti. Il ciclo termina venerdì 16 dicembre con lo spettacolo Il travaglio della compagnia La Quarta Parete. Gli eventi sono rivolti a tutta la cittadinanza, genitori e non, esperti e non del settore. Una preziosa occasione per imparare a considerare la nascita da diversi punti di vista, mettendo al centro non solo il bambino, non solo la mamma o il papà, ma tutto ciò che ruota intorno a questo evento che inevitabilmente provoca un «rinnovo del mondo». Questo concetto è espresso molto bene anche attraverso un verso di Giovanni Pascoli scelto come slogan per la pubblicizzazione della rassegna: «Il mondo nasce per ognun che nasce al mondo», ogni volta che un bambino nasce, il mondo si rinnova e prendersi cura della sua nascita significa prendersi cura di tutto un mondo nuovo.
Gli incontri si tengono alle ore 20.30 alla sala di rappresentanza della fondazione Caritro a Trento con entrata libera.