La giostra

lunedì 7 Novembre, 2022

«Musica in biblioteca» per i più piccoli

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Il progetto propone l’avvicinamento alla disciplina quale pratica da coltivare fin dalla prima infanzia. Quando il bambino è nel grembo materno è già in un ambiente sonoro, che viene definito «la prima orchestra»

«La vita senza musica sarebbe un errore». Spesso dietro un aforisma si celano grandi verità, e questo caso non fa eccezione: la musica è parte fondamentale della nostra esistenza e la accompagna in ogni sua fase, dall’infanzia alla vecchiaia.

Ed è proprio sul periodo della prima infanzia (0-3 anni) che il ciclo di incontri Musica in biblioteca, organizzato dalla biblioteca di Arco in collaborazione con la Smag – Scuola musicale Alto Garda e inserito nel programma nazionale Nati per la musica, si focalizza. Avviato nel 2005 sulla scia di Nati per leggere e attivo da un paio d’anni anche in Trentino, il programma prende le mosse dal presupposto – suffragato da evidenze scientifiche – che anche la musica, come la lettura, dovrebbe essere una pratica da coltivare ogni giorno fin dalla tenera età per favorire uno sviluppo equilibrato e armonico dell’individuo. Ed ecco quindi che la biblioteca, da sempre luogo preposto alla cultura e alla formazione, diventa punto di incontro per bambini e genitori. «Abbiamo organizzato tre incontri volti a spiegare la natura del progetto e le motivazioni per cui è importante avviare i bambini alla musica, ma soprattutto su come sia possibile giocare e interagire con loro mediante questo strumento» spiega Chiara Ioppi, bibliotecaria con una formazione specifica sulla progettualità, che precisa come l’iniziativa rappresenti anche una preziosa occasione di socializzazione per i genitori, nonché per scoprire la possibilità di usufruire di un luogo come la biblioteca per trascorre del tempo con i propri figli. Ad affiancarla, nel corso degli appuntamenti, è Daniela Benzoni – docente Smag specializzata in corsi rivolti ai bambini e musicoterapista – che si occupa della realizzazione pratica del laboratorio musicale.

«È fondamentale trasmettere cosa significa la musica per un genitore e un figlio in quella fase della vita, ma soprattutto quello che si può fare nel concreto», specifica la docente. E per questo al primo momento introduttivo segue una fase pratica, in cui i partecipanti vengono accompagnati in un’attività interattiva di ascolto e partecipazione musicale, con brani scelti ad hoc e l’utilizzo di strumenti suggeriti dal metodo Orff: «Nel corso dell’incontro spiego come si utilizza la voce mediante il principio del rispecchiamento: una semplice lallazione si può trasformare in un ritmo, in una melodia e in un gioco musicale accompagnato dall’utilizzo di strumenti quali legnetti, ovetti sonori e cembali, che non richiedono esperienza per suonarli», spiega Benzoni. Vien da sé che l’obiettivo di Musica in biblioteca non è avviare un percorso musicale, ma sostenere e stimolare l’attitudine musicale che il bambino possiede fin dalla nascita, e anche prima, come specifica la docente: «Quando il bambino è ancora nel grembo materno è già in un ambiente sonoro, che viene definito “la prima orchestra”, e comincia a costruirsi un mondo musicale suo.

Avere presente questo aspetto permette al genitore di indirizzare e arricchire questo ambiente sonoro, prestando particolare attenzione ai momenti in cui il bambino può sviluppare questa attitudine». Il ciclo di incontri gratuiti, iniziato l’8 ottobre scorso, prevede altri due appuntamenti, martedì 8 novembre e 6 dicembre alle 10.00, ai quali sarà possibile partecipare su prenotazione obbligatoria telefonando al numero 0464.516114 o scrivendo all’indirizzo biblioteca@comune.arco.it.