L'incidente di Capodanno

mercoledì 4 Gennaio, 2023

L’ultimo dono di Valentina, saranno donati gli organi. Il fratello: «Una ragazza solare e altruista»

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Alessio Vallenari Benedetti. «Non colpevolizzo affatto l’amica che era al volante la sera del 31 dicembre. Poteva succedere all’opposto e cioè essere mia sorella alla guida invece che passeggera. Nessuno si augura che accada»

Non c’è rancore da parte dei familiari di Valentina Vallenari Benedetti, la 25enne nata e cresciuta in Vallagarina e residente dal 2020 nel Veronese, vittima la sera del 31 dicembre – a pochi minuti dalla mezzanotte e a pochi metri dalla festa di Capodanno a cui doveva partecipare – di un terribile incidente lungo la strada provinciale 33 a Breonio, frazione di Fumane, in Valpolicella. Nessun risentimento verso l’amica 23enne alla guida che si è schiantata contro un albero a lato della carreggiata e che è finita a sua volta all’ospedale (ma con ferite non gravi), ora indagata dalla procura di Verona per il reato di omicidio stradale. Solo comprensione e lacrime da condividere. A confermalo il fratello della vittima (e datore di lavoro), Alessio Vallenari Benedetti. «Non colpevolizzo affatto l’amica che era al volante la sera del 31 dicembre – fa sapere l’imprenditore, con una carpenteria a Prun, Verona – Poteva succedere all’opposto e cioè essere mia sorella alla guida invece che passeggera. Nessuno si augura che accada». E’ stato lui stesso a dare la notizia alla ragazza sopravvissuta. «L’ho sentita al telefono il giorno dopo la tragedia e l’ho informata che Valentina non c’era più, che non era sopravvissuta. Le ho anche detto che so quanto le volesse bene» continua il fratello della 25enne che da due anni abitava a Sant’Anna d’Alfaedo. Il titolare della «Ca inox» ha la voce rotta dall’emozione che alterna a dei silenzi mentre racconta dell’amata sorella. «I funerali non sono ancora stati fissati ma potrebbero celebrarsi nella giornata di sabato, nella chiesa di Ronconi di Sant’Anna d’Alfaedo. Stiamo aspettando ancora il nullaosta, le pompe funebri: Valentina aveva dato il consenso a donare gli organi ed è stato possibile espiantarle cornee e tessuti». Nella mente del parente ci sono immagini ed episodi che si rincorrono. «Valentina? I ricordi di lei sono tanti: era mia sorella ma lavoravamo anche assieme – continua l’imprenditore – Era una ragazza meravigliosa: sempre felice e sorridente, solare e altruista. Una grande lavoratrice, instancabile, sempre impegnata, a testa bassa. Durante la settimana occupata nella mia azienda, nella parte amministrativa, e nel fine settimana come cameriera e barista». Valentina era l’amica fidata e la sorella (aveva cinque tra fratelli e sorelle), ma anche la zia dei suoi nipoti che adorava. Valentina ancora era la padrona della cagnolona Grace che aveva adottato da un’associazione di Bologna e che era diventata la sua compagna di vita e di casa, nella frazione di Ceredo. «Ora Grace la terrà il ragazzo di Valentina» fa sapere il fratello. La 25enne si era trasferita dal 2020 nel Veronese, nella zona della sua infanzia. Era nata a Rovereto ed era cresciuta ad Ala con la mamma Raffaella (dove la donna vive ancora). Aveva frequentato le scuole superiori al centro formazione professionale Opera Armida Barelli di Rovereto. Dal 2018 al 2020 aveva abitato a Mori, sempre in Vallagarina, per trasferirsi poi in Veneto. Una nuova vita, sempre lo stesso sorriso, la stessa vitalità e impegno in tutto. Quello che un destino crudele ha voluto cancellare. La sera di Capodanno. La vettura che finisce la corsa contro un albero, l’abitacolo che si deforma, i vigili del fuoco che intervengono con cesoie e divaricatori, gli operatori sanitari che tentano disperatamente di far ripartire il cuore e la corsa a sirene spiegate verso l’ospedale. Tutto inutile. L’utilitaria su cui si trovava la 25enne con l’amica di due anni più giovane ha perso la traiettoria ed è finita per schiantarsi contro una pianta a Breonio di Fumane. Tempo pochi minuti, 300 metri appena, e sarebbero state alla festa in cui erano attese. «Una strada che conoscevano, penso che l’asfalto sia stato scivoloso, forse sporco. L’amica che guidava mi ha detto che non ricorda cosa sia avvenuto» spiega Alessio Vallenari Benedetti. Dopo l’allarme, scattato attorno alle 23.30, sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno estratto la trentina dall’abitacolo. Non aveva più battito. Il personale del Suem 118 ha provveduto a rianimarla e quindi a trasportarla in codice rosso, poco prima della mezzanotte, all’ospedale di Borgo Trento. Ma Valentina Vallenari Benedetti non è sopravvissuta: troppo gravi i traumi riportati, non le hanno dato scampo. Ferita, ma non in modo grave, la conducente a che è stata portata all’ospedale di Negrar (Verona), dove è stata sottoposta anche agli esami tossicologici per accertare, come da prassi, le sue condizioni al momento dello schianto. Per capire appunto se fosse lucida o invece sotto l’effetto di alcol o sostanze mentre si trovava alla guida. E proprio dal letto di ospedale, il primo dell’anno, ha saputo di aver perso l’amica con cui aveva cenato e con la quale doveva festeggiare in compagnia di altri ragazzi l’arrivo del 2023.