L'iniziativa

martedì 20 Maggio, 2025

L’appello del Forum per la pace e i diritti ai neosindaci trentini: «Nelle giunte un assessore contro la guerra»

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Lettera aperta ai neoeletti: tre le proposte dell'associazione

​​​​​​​​​Un invito ai sindaci eletti a dare spazio, durante il loro mandato, alle tematiche connesse alla pace. Arriva, all’indomani delle elezioni amministrative in Trentino, dal Forum trentino per la pace e i diritti umani, nella forma di una lettera scritta dal presidente Antonio Trombetta.

«Costruire pace partendo dalle comunità», questo l’appello rivolto agli amministratori che avanza loro anche alcune proposte concrete, tra cui quella di prevedere una delega in merito, quella di aderire come Comune al Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani e quella di aderire a una delle campagne di ripudio della guerra e contro il riarmo.

 

«L’iniziativa – fanno sapere dal forum – rientra a pieno titolo tra i compiti assegnati al ForumPace: la legge istitutiva prevede, infatti, un’attività di animazione e consulenza per gli enti pubblici in merito ai temi della pace. Non va dimenticato che del board del ForumPace fanno parte anche due rappresentanti degli enti locali, designati dal Consorzio dei comuni trentini».

«Di fronte alla crisi globale, con a nascita di nuovi conflitti armati e l’inasprimento di guerre che perdurano da anni, l’aumento delle povertà e delle disuguaglianze, il peggioramento della situazione climatica e la conseguente riduzione dell’accesso equo alle risorse naturali – si legge nella lettera – è necessario restituire protagonismo alle amministrazioni comunali. A loro compete, infatti, non solo provvedere alla gestione dei servizi ma anche curare la promozione della cittadinanza, la costruzione dello spirito comunitario, il coinvolgimento attivo dei cittadini e delle cittadine. «Se le guerre moderne distruggono le città ed uccidono chi le abita, è nelle città che si deve sperimentare l’applicazione di nuove politiche di pace e sono le amministrazioni locali che, potendone saggiare pregi e difetti, devono attivarle».

Non mancano le proposte concrete

 

La prima formulata dal forum è quella di assegnare una delega in tal senso ad un componente del consiglio comunale o della giunta: un assessore (o un consigliere delegato) alla pace, insomma. «Questa persona potrebbe essere parte attiva per stimolare all’attuazione di politiche di pace – spiega l’associazione – avrebbe possibilità di realizzare iniziative di sensibilizzazione e di promozione di una cultura di pace, della nonviolenza e della tutela dei diritti umani. Si attiverebbe nel campo della formazione per organizzare percorsi formativi di educazione alla pace in sinergia con le scuole del territorio».

La seconda proposta è quella di portare il comune «ad aderire al Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, che dal 1986 promuove l’impegno dei comuni, province e regioni italiane per la pace, i diritti umani, la solidarietà e la cooperazione internazionale»

La terza ipotesi di lavoro consiste nell’adesione a una delle campagne nazionali di ripudio della guerra e contro il riarmo (come «Ferma il riarmo», «Ripudia», «Italia ripensaci», «Mayors for peace».

Il ForumPace conclude dicendosi disponibile a supportare le iniziative che ogni singola amministrazione vorrà proporre alla sua comunità e a cooperare alla realizzazione delle stesse.