Lavori e professioni
martedì 29 Ottobre, 2024
La storia di Clara Cuozzo: «Sono stata la prima donna a lavorare come corriere a Trento. Tante minacce e offese»
di Gabriele Stanga
La testimonianza: «Molte donne con capacità sono bloccate per un complesso di inferiorità maschile. Ora il 95% è straniero»

Incentivare le assunzioni, anche dopo una certa età, in modo che i trentini non si trovino costretti a rivolgersi all’estero, adeguare gli stipendi e valorizzare il lavoro femminile. Secondo Clara Cuozzo, prima driver donna attiva a Trento e vice responsabile di cantiere presso Fed ex per l’azienda Key Logistics, sono queste le priorità su cui la giunta Fugatti dovrebbe concentrarsi per il prossimo futuro. «Lo stipendio di una donna è sempre più basso di quello di un uomo, non capisco il perché. Parlo del mio ambito di lavoro, almeno», commenta.
Ma da quanto ha cominciato a lavorare nei trasporti?
«Io ho 53 anni ed è da 30 anni che lavoro in quest’ambito»
E che difficoltà ha incontrato?
«Quando ho iniziato ho avuto non poche difficoltà ad integrarmi con i colleghi maschi. La donna viene sempre vista come se togliesse qualcosa all’uomo dal punto di vista del lavoro. Sono stata la prima corriera donna a Trento. Ho ricevuto minacce, offese, mobbing ma poi la mia volontà mi ha portato ad andare avanti. La mia azienda mi ha dato l’opportunità di crescere e fare carriera».
Negli anni ha visto cambiamenti?
«Tornando qui dopo anni, nel 2015, ho visto visto una trasformazione del lavoro e che sono stati fatti passi in avanti anche nelle relazioni tra uomo e donna. Anche se il problema sussiste soprattutto tra etnie diverse con credenze diverse».
E cosa chiederebbe oggi alla giunta Fugatti?
«Anni fa non riuscivo a trovare lavoro perché molte aziende avevano l’obbligo di assumere personale straniero. Io ora farei l’inverso, anche perchè ci troviamo con il 95% del personale che non è italiano. E sono soprattutto le donne a venire dopo».
E per ridurre il divario di genere cosa propone?
«Sicuramente serve alzare la quota di personale femminile e incentivare l’assunzione di donne, magari con delle agevolazioni. Ma questo discorso vale anche per l’avanzamento di carriera. Molte donne con capacità vengono bloccate per un complesso di inferiorità da parte maschile. Ci sono differenze di stipendio anche di 400 euro tra uomo e donna. Non parlo tanto della mia azienda ma sono cose che ho riscontrato a livello di sistema».
C’è poi anche l’aspetto legato a maternità ed assistenza.
«Sì le donne si occupano di più oltre che dei figli anche dei genitori anziani. Servirebbero politiche di sostegno ed assistenza anche da questo punto di vista».
Tre priorità per la giunta, in ordine di importanza.
«In cima metterei le assunzioni, anche sopra una certa età. Molti nel mio ambito di lavoro sono persone con famiglia sopra i 40 anni. Poi viene l’adeguamento degli stipendi e infine la valorizzazione delle donne».
La storia
Coppia di Fiemme in gara ai mondiali di trasporto moglie: al vincitore birra quanto il peso della compagna
di Samantha Deflorian
In Finlandia 18 nazioni al via, oltre 200 partecipanti. Tra loro anche Barbara Cornetti e Christian Deflorian, già famosi per i loro viaggi nel mondo a bordo del loro van
Il caso irrisolto
Spariti da Fiavè: dopo 13 anni Renato Bono e Carla Franceschi sono ancora nella lista degli scomparsi
di Benedetta Centin
Dovevano imbarcarsi per il Kenya ma di loro si sono perse le tracce esattamente tra il 2 e il 3 luglio 2012. Passaporti e valigie ancora da ultimare sono rimasti a casa
L'intervista
Adriano Panatta: «Voglio morire 5 minuti dopo Bertolucci e fargli il gesto dell'ombrello. Sinner? Inscalfibile come le sue montagne»
di Lorenzo Fabiano
Il celebre tennista si racconta: «Il mio Wimbledon? Paolo Villaggio era il mio finto coach. Per vincere con Alcaraz Jannik deve servire almeno il 70-75% di prime palle»
l'intervista
Maurizio Zulian e il primo studio veterinario per piccoli animali del Trentino: «Cani e gatti? In passato ignorati ora trattati come bebè»
di Anna Maria Eccli
Il medico roveretano è anche appassionato e riconosciuto egittologo: «L’animale d’affezione è solo per le persone sole? Una stupidaggine»