La polemica
martedì 14 Ottobre, 2025
La ministra Roccella e le «gite ad Auschwitz», insorge il Treno della Memoria: «Parole fuori luogo»
di Donatello Baldo
L'associazione trentina che organizza i viaggi nei luoghi dell'olocausto: «Non è un rito, smuove le coscienze». L'assessora Gerosa: «Ricordiamoci anche delle Foibe»

Il Treno della Memoria è un progetto nazionale gestito sul territorio locale da Terra del Fuoco Trentino. L’associazione che sul territorio, negli ultimi anni, ha lavorato per portare circa 450 ragazzi e ragazze a vivere un’esperienza didattica ed emozionante attraverso la visita al campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau non poteva tacere di fronte alle parole della ministra alla Famiglia Eugenia Roccelli. L’esponente del governo Meloni, all’interno di un convegno organizzato dall’Unione delle comunità ebraiche italiane ha parlato proprio di questa esperienza, degradandola a una «gita» che servirebbe soltanto a spiegare che l’antisemitismo «è qualcosa che riguarda solo il fascismo». Esprimendo quindi dubbi sul valore educativo del Treno della Memoria e tacciando gli organizzatori di insegnare solo «l’antifascismo».
«Un viaggio dentro la storia e noi stessi»
Parole già duramente criticate dalla senatrice a vita Liliana Segre. E ora censurate altrettanto duramente dall’associazione Terra del Fuoco Trentino: «Sentiamo la necessità di replicare alle dichiarazioni della ministra Roccella. Ogni anno migliaia di studenti e studentesse da tutta Italia salgono sui treni della Memoria per raggiungere Auschwitz. Non è una gita, non è un rito formale: è un viaggio dentro la storia e dentro noi stessi, un percorso di consapevolezza e di educazione alla responsabilità collettiva. Quei treni che attraversano il Paese sono molto più che un simbolo — scrive in una nota l’associazione — sono un movimento reale di corpi e coscienze, una comunità in cammino che sceglie di guardare in faccia l’orrore per imparare a riconoscerlo quando si ripresenta, in forme nuove, nel presente». E ancora: «Andare ad Auschwitz non serve a dire che l’antisemitismo “è finito”, ma a ricordare che può rinascere, come qualsiasi altra forma di razzismo, ogni volta che l’indifferenza prevale, ogni volta che si banalizza la violenza e la discriminazione. Le visite nei luoghi della Shoah non sono strumenti per archiviare il passato, ma per tenere viva la memoria come atto politico e civile. Perché senza memoria non c’è coscienza, e senza coscienza — conclude Terra del Fuoco — non c’è democrazia».
Gerosa in difesa della ministra
Solidale con la ministra Roccella è invece l’assessora all’Istruzione Francesca Gerosa: «Roccella è persona squisita, credo sia stato strumentalizzato quello che ha detto. Tipico della sinistra, che non perde l’occasione per collegare Fratelli d’Italia al fascismo. D’altronde — continua Gerosa — la sinistra non ha argomenti, per questo parla solo del passato. Sull’oggi non ha proposte, mentre il governo guidato da Giorgia Meloni lavora, porta a casa risultati e batte il record di stabilità». L’assessorato guidato dall’esponente di Fratelli d’Italia finanzia il Treno della Memoria, e per Gerosa non c’è contraddizione: «Noi finanziamo convintamente il percorso di questi ragazzi, perché crediamo sia importante conoscere la storia. Con tutti i suoi risvolti, quindi — spiega — è giusto celebrare il Giorno della Memoria (dello sterminio degli ebrei, ndr) ma anche il Giorno del Ricordo (delle Foibe, ndr)». Due «pagine buie», come le definisce Gerosa, poste sullo stesso piano: «In egual modo vogliamo che i nostri ragazzi le conoscano».
Il racconto
Zinedine Zidane: «Allenare la Juventus? Non escludo nulla: ma il mio sogno è guidare la nazionale francese»
di Valerio Amadei
Ieri all'auditorium Santa Chiara uno dei calciatori più iconici ed eleganti degli ultimi decenni: «Del Piero? Ha davvero qualcosa di speciale che è difficile da spiegare»