sanità
sabato 29 Ottobre, 2022
Interventi di ortopedia: 6.401 in soli nove mesi. «Numeri elevati perché qui si pratica molto sport»
di Redazione
I dati presentati dall'assessora Segnana a Cavalese. «Settore strategico, l'obiettivo è migliorare la qualità di continuo»

«Nei primi nove mesi del 2022 gli interventi di ortopedia e traumatologia svolti nelle strutture ospedaliere facenti capo all’azienda sanitaria sono stati 6.401, 946 quelli in carico all’ospedale di Cavalese, di cui 622 ortopedici e 324 traumatologici». Lo ha detto Stefania Segnana, assessora alla salute della Provincia di Trento, intervenendo al convegno regionale degli ortopedici traumatologici ospedalieri d’Italia.
«L’argomento proposto, estremamente attuale e aderente alla quotidiana pratica clinica, è quello delle fratture della tibia prossimale – dice il professor Marco Molinari, presidente regionale degli ortopedici -. Due gli approfondimenti previsti, riguardanti rispettivamente gli edemi ossei e la patologia traumatica del piatto tibiale. Queste problematiche, nella nostra regione, sono influenzate anche da una diffusa pratica sportiva, a tutte le età».
Per l’assessora Segnana la direzione condivisa all’interno del processo di riorganizzazione che ha interessato l’Azienda sanitaria è quella della qualità e del miglioramento continuo, anche in un’ottica di incremento della attrattività del sistema, sia per gli utenti sia per i professionisti sanitari, come testimoniato anche dall’avvio della Scuola di Medicina, fortemente voluta dall’esecutivo provinciale.
In questa direzione si colloca anche la decisione della giunta del giugno scorso, che ha ridisciplinato e aggiornato il Sistema Integrato di Assistenza al Trauma della Provincia autonoma di Trento, in coerenza con le norme e gli standard nazionali di riferimento.
I parametri utilizzati per questa rivisitazione dell’attività ortopedica e traumatologica sono in sintesi: le caratteristiche geomorfologiche del territorio, la densità e la distribuzione territoriale della popolazione residente, l’afflusso turistico, la composizione e dimensione dei bacini di utenza provinciali e l’attuale classificazione e configurazione delle strutture ospedaliere e territoriali che erogano prestazioni per acuti e post-acuti, coinvolte nel soccorso, nella diagnosi, nella cura e nella riabilitazione delle persone traumatizzate.
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