Il buongiorno del direttore

martedì 25 Ottobre, 2022

Il varo del sito, il mare dell’informazione e la rotta del T

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Ecco il nostro universo prismatico da ascoltare e per meditare. Video-inchieste, podcast, interviste e nuove rappresentazioni

Dunque, ci siamo. Il T comincia la sua navigazione nel mare dell’informazione e compie il suo varo dal sito web (e dai profili social). Non è una casualità, ma l’evidenziazione che nel tempo coevo la produzione di news necessita di diramarsi da più dimensioni qualificate. Il world wide web è una galassia infinita dove il senso dell’informazione si è modificato e dove è mutato il concetto stesso di notizia. Non nella direzione di una banalizzazione, come spesso si ipotizza, ma in quella di una crescente revisione dei modelli narrativi e giornalistici che hanno infranto molte consuetudini, archiviando archetipi usurati dal tempo e da parole fuori asse.

Persino il fenomeno delle fake news – che su internet ha conosciuto una capacità di propagazione non indifferente – è tutt’altro che inedito. Siamo abituati ormai a disconnettere la storia dalla realtà, la propaganda ha operato e opera in modo non dissimile dalla disinformazione 4.0. Eppure internet è una rete articolata in cui molte lettrici e lettori hanno deciso di posare il loro sguardo in cerca di conoscenza, informazione e interazione. Una lettura spesso non esclusiva, ma complementare. Non unitaria ma frammentata. Sono ormai milioni le persone che navigano in mezzo alle news tanto che dai primi anni Duemila i grandi player internazionali (Guardian e New York Times su tutti) hanno rivisto le proprie strategie, investendo sui nuovi canali.

Il sito del T sarà uno spazio di informazione in cui si praticheranno più linguaggi. Quello tradizionale della parola, quello dei video attraverso inchieste, docu e format ad hoc, quello audio che sarà veicolato attraverso la cultura raffinata dei podcast. Un universo prismatico da ascoltare e meditare. Il sito sarà anche il luogo delle dirette, degli eventi che il T promuoverà, invitando lettrici e lettori nella sua pancia in un nuovo rapporto senza reti di protezione.

Sarà, in definitiva, un giornale parallelo con contenuti originali, interviste esclusive, articoli per comprendere i fenomeni che attraversano le nostre esistenze, storie che raccontano le comunità e la vita. Dove le dimensioni internazionale, nazionale, provinciale e di valle si sommeranno, attraversandosi e sollecitando nuove risposte. Con uno sguardo alle notizie e l’altro all’esigenza di rappresentare una fascia sociale e generazionale trasversale. Proprio per questa sua volontà di produrre un’informazione di qualità, slegata dai lanci di agenzia, e di praticare un giornalismo di campo il sito del T adotterà una modalità freemium. Una parte dei contenuti rimarrà gratuita, un’altra sarà a pagamento con un abbonamento soft (6 euro al mese, 60 euro all’anno). Fino al 3 novembre – in cui il primo numero del T sarà in edicola e nella Digital edition – la navigazione sul sito sarà completamente gratuita. Un antipasto in attesa che l’arcipelago informativo si completi con tutte le sue isole di informazione, unite dal filo conduttore della qualità e del rispetto delle lettrici e dei lettori. Solo così si può ricostruire fiducia e consapevolezza. Ci auguriamo che possa essere il principio di una lunga navigazione insieme, un tempo sospeso in cui scegliersi quotidianamente e in cui rimettere in asse un discorso pubblico che dispieghi le nuove traiettorie della vita in comune.