arte
lunedì 12 Agosto, 2024
I volti dimenticati degli ambulanti tesini, la contro-epopea: domani l’inaugurazione del nuovo allestimento al Museo Per Via
di Redazione
Le storie di coloro che sono partiti per il mondo in cerca di fortuna ma hanno trovato sulla loro strada sfortune, disgrazie e fallimenti

Martedì 13 agosto alle 17.30, in Piazza Garibaldi (Vaon) a Pieve Tesino, inaugurerà al Museo Per Via un nuovo allestimento museale dedicato al volto più duro e dimenticato dell’epopea tesina: quello degli ambulanti che sono partiti per il mondo in cerca di fortuna ma hanno trovato sulla loro strada sfortune, disgrazie e fallimenti.
L’allestimento è frutto della ricerca condotta dallo storico Niccolò Caramel in memoria di Sergio Treichler, dirigente di Federchimica scomparso nel 2018 e da sempre profondamente legato al territorio tesino.
La storia degli ambulanti tesini partiti nei secoli scorsi con la cassela in spalla per vendere i loro prodotti nei mercati di mezzo mondo, dalle stampe agli occhiali, contiene dentro di sé infinite vicende e biografie. Una piccola storia che riesce ad abbracciare mondi interi, di sogni di riscatto per chi affrontava i morsi della povertà, di chi partito da una valle di montagna riusciva a stabilirsi nelle vie più alla moda delle capitali europee, di chi conosciuto il successo ritornava a casa per costruire la villa per sé e per i figli. Un’epopea, degna di un grande romanzo d’avventura dell’Ottocento. Ma se si osserva questa storia da un’altra angolazione, andando alla ricerca delle pagine più in ombra, si può scoprire una vera e propria contro-epopea, costellata di sfortune, disgrazie e fallimenti. Un viaggio di uomini che non ce l’hanno fatta, che hanno perso tutto, che non sono sopravvissuti. Un racconto, anche, delle donne che stavano mesi e mesi in attesa, affrontando la durissima vita di montagna e occupandosi dei campi, oltre a gestire spesso i delicati rapporti con gli editori Remondini di Bassano, che finanziavano le spedizioni commerciali dei tesini, con la paura dei debiti sempre dietro l’angolo. Un tassello della storia, quello della contro-epopea, senza il quale è impossibile capire la complessità del fenomeno dell’ambulantato tesino.
Su questo tassello si concentra la ricerca di Niccolò Caramel, che sarà raccontata nell’incontro Contro-epopea. Sfortune, disgrazie e fallimenti dell’ambulantato tesino, in programma martedì 13 agosto alle 17.30, in piazza Garibaldi (Vaon) a Pieve Tesino. I risultati del suo progetto sono diventati materiali di racconto per l’allestimento di una nuova sala del Museo Per Via, che sarà un’immersione negli indebitamenti, suppliche, processi e incarcerazioni, ma anche malattie e morti nate dell’ambulantato tesino. In generale, un viaggio alla scoperta delle angosce e delle preoccupazioni che facevano da sfondo al viaggio dei venditori ambulanti.
Insieme a Niccolò Caramel interverrà anche Giuliana Treichler, sorella di Sergio Treichler, dirigente di Federchimica scomparso nel 2018, grande appassionato di montagna e legato al Tesino per parte di madre. Al suo nome è dedicato il progetto di ricerca alla base dell’allestimento museale, nato dalla collaborazione tra ISIG (Istituto Storico Italo-Germanico) di FBK e Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, finanziato direttamente dalla famiglia Treichler.
Stampe in piazza
L’evento si inserisce all’interno di Stampe in piazza, un programma di dieci eventi, ognuno identificato da una specifica stampa tematica, per rimettersi in viaggio, fianco a fianco, con chi quella storia l’ha fatta, chi si impegna a conservarla e tramandarla e chi è ancora curioso di scoprirla. Iniziata lo scorso 13 luglio, la rassegna proseguirà per tutto il 2024 tra inaugurazioni di mostre, incontri, presentazioni letterarie.
In caso di maltempo, l’incontro si terrà nel Centro polifunzionale di Pieve Tesino.
La rubrica
Il silenzio punitivo, come riconoscerlo per evitare il conflitto tossico. «È una forma di manipolazione: serve a farti sentire in colpa»
di Stefania Santoni
La nuova puntata di «PsicoT» con Maria Rostagno per educare ragazze e ragazzi all'affettività consapevole. «Dopo un litigio, è normale aver bisogno di un po’ di tempo per calmarsi. Ma attenzione: c’è una grande differenza tra prendersi una pausa e usare il silenzio per ferire l’altro»
L'intervista
Federica Morelli e le radici del razzismo di oggi: «Fascismo e colonialismo arrivano dopo, l'origine è la tratta atlantica degli schiavi»
di Francesco Barana
Docente dell’Università di Torino e ricercatrice all’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler di Trento, assieme al suo gruppo di ricercatori ha avviato il progetto «BlackItaly». «Raccontiamo una storia dimenticata»
L'intervista
Pergine, Iacozzilli porta l'Alzheimer sul palco. «Quando la malattia arriva all’interno di una famiglia, va in pezzi. Il punto è trasformare il dolore in bellezza»
di Ilaria Bionda
Con il «Il grande vuoto» parte l'edizione 2025 di Pergine Festival. «La volontà è stata quella di portare a teatro un tema di cui si parla ancora troppo poco»
L'esposizione
Cles, le opere di Tamanini in mostra per celebrare l'arte di sbagliare. «L'errore? È possibilità, un'occasione per mettersi in discussione»
di Stefania Santoni
L'esposizione «Se non sbaglio» dell’artista visiva e multidisciplinare, curata da Marcello Nebl, è visitabile alla Galleria Batibōi