Il riconoscimento
sabato 11 Ottobre, 2025
«Hidden Trento», la app di FBK che fa rivivere la città in realtà aumentata, vince l’Heritage in Motion Award 2025
di Redazione
L’applicazione, sviluppata dall’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler, permette di esplorare la Trento del Novecento attraverso percorsi interattivi e narrazioni immersive

Le History City Apps, tra cui la trentina Hidden Trento, sviluppate dall’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler (FBK-ISIG), hanno conquistato il prestigioso premio internazionale Heritage in Motion 2025 nella categoria Realtà virtuale e aumentata.
Il riconoscimento, che celebra i migliori progetti multimediali dedicati al patrimonio culturale mondiale, è stato conferito a Budapest dall’European Museum Academy e dal Forum of Slavic Cultures, nell’ambito del convegno autunnale dell’Academy.
La giuria ha premiato le History City Apps come “un’iniziativa di realtà aumentata innovativa che trasforma le strade della città in percorsi di storia vivente (Living History)”, sottolineando come le app, attraverso narrazioni in prima persona, commenti di esperti e materiali d’archivio, permettano agli utenti di esplorare paesaggi urbani georeferenziati guidati da personaggi storici e legati a luoghi reali del passato.
Il premio, per il quale hanno concorso progetti da tutto il mondo, è stato assegnato in particolare ai percorsi Hidden Venice, dedicato a Venezia, e Hidden Trento, che offre un’esperienza immersiva nella città del Novecento, durante il periodo fascista.
«Questo riconoscimento conferma che le History City Apps rappresentano un’eccellenza europea nella valorizzazione digitale del patrimonio culturale», ha commentato Massimo Rospocher, direttore dell’Istituto Storico Italo-Germanico della FBK.
«Il premio Heritage in Motion 2025 premia la capacità di coniugare ricerca accademica e innovazione tecnologica, rendendo la storia accessibile e coinvolgente. Hidden Trento ‘900: la città al tempo del fascismo è un esempio concreto di come si possa affrontare un’eredità materiale controversa con uno sguardo critico e immersivo sul passato»
Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Caritro, è stato coordinato per FBK-ISIG da Massimo Rospocher, Maurizio Cau e Alessandro Paris, e ha coinvolto studiosi e ricercatori dell’Università di Exeter, del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento, della Fondazione Museo storico del Trentino e della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia autonoma di Trento.
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