La giostra dei bambini

giovedì 22 Dicembre, 2022

Gita sulla neve tra forti e felini montani

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Sull’alpe cimbra, da malga Millegrobbe, parte una passeggiata immersa nei boschi e nella neve

Voglia di una gita sulla neve? Siete in cerca di qualche curiosità culturale? Siete appassionati di storia? Ecco una proposta per i prossimi giorni di vacanza che mette tutte queste cose assieme. Vi proponiamo una bella gita sull’Alpe Cimbra, tra Lavarone e Luserna, che vi farà immergere nella natura con una semplice passeggiata in mezzo a boschi e neve, portandovi sulle tracce della Grande Guerra, a forte Campo, e tappa finale al Centro documentazione Luserna, per scoprire le sue grandi mostre dedicate a temi di carattere storico, naturalistico, etnografico. Il museo riapre proprio in questo periodo natalizio, dal 26 dicembre all’8 gennaio al mattino (10.00 – 12.30) e il pomeriggio (14.00 – 17.00), quindi potete decidere se iniziare la vostra gita dal museo o tenerlo per chiudere la vostra giornata.
Il trekking sulle tracce della Grande Guerra parte da malga Millegrobbe dove si può lasciare l’auto. La malga, sempre aperta, è anche un buon punto ristoro ed è sempre preferibile chiedere informazioni sul tracciato e sulle condizioni della neve. Da qui parte il percorso segnalato che vi porterà a forte Campo, seguendo il sentiero ben battuto che si può fare a piedi, con scarponcini adatti, o con le ciaspole. Lasciatevi incantare dal paesaggio, giocate a palle di neve e rotolatevi giù per i dolci pendii che incontrerete lungo il cammino. Se invece siete tipi più silenziosi e tranquilli potrete anche incontrare qualche curioso capriolo tra gli altissimi abeti innevati.
Dopo circa due chilometri arriverete al forte Campo di Luserna, una grande fortificazione militare, conosciuta anche con l’appellativo di «Padreterno». Forte Campo, composto da una costruzione principale sull’altura di Cima Campo e da due avamposti, Viaz a est e Oberwiesen a ovest, era uno dei forti austriaci più potenti e attrezzati della Grande Guerra. Pensate che al suo interno era prevista una guarnigione di 300 uomini. Numerosi cartelli informativi raccontano la storia di questi luoghi. Il forte fu costruito fra il 1908 e il 1912, quando, in previsione di uno scontro militare con l’Italia sui confini meridionali dell’Impero, il comando austriaco diede inizio a una massiccia fortificazione degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna allo scopo di garantirsi uno spazio di manovra per le truppe destinate all’offensiva verso la pianura veneta. Nell’estate del 1915, forte Campo subì anche un pesante bombardamento da parte dell’artiglieria italiana. Oggi, a guardarlo con la neve, pensando ai tanti giovani soldati che vi trascorsero giornate al freddo e al gelo, diventa davvero un monito su quanto può essere dura e crudele la guerra.
Dopo aver visitato il forte potete tranquillamente tornare sui vostri passi e rientrare a malga Millegrobbe. Con l’auto vi basteranno pochi minuti per raggiungere Luserna, un delizioso borgo di montagna, inserito tra i borghi più belli d’Italia, da visitare scoprendone stradine e scorci. Il Centro documentazione Luserna, situato vicino alla piazza del paese, nei suoi diversi piani, racconta della comunità cimbra e della storia della sua minoranza linguistica, delle tradizioni e degli usi della gente di montagna, della Grande Guerra, della fauna dell’altipiano. In particolare, in questo periodo, è allestita la mostra Felini delle alpi – I grandi predatori dell’arco alpino, dedicata alla lince. Dopo il lupo e l’orso vi è infatti un terzo grande predatore, la cui presenza è più limitata e sporadica, ma che è oggetto di particolare tutela e attenzione, ovvero la lince europea o lince euroasiatica. Ma non solo. A proposito di felini sta suscitando particolare interesse anche il gatto selvatico, le cui popolazioni, anche nell’arco dolomitico, sono negli ultimi tempi oggetto di studio da parte di numerosi ricercatori e scienziati. Da visitare anche la mostra interattiva sugli strumenti di lavoro di un tempo, indovinando la funzionalità di attrezzi che oggi sembrano davvero incomprensibili e bizzarri.