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giovedì 9 Ottobre, 2025

Gaza, al via la prima fase dell’accordo di pace: Hamas rilascerà 20 ostaggi vivi in cambio di 1950 detenuti palestinesi

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L'annuncio di Donald Trump: «Un evento storico e Senza precedenti»

A due anni e poche ore dal massacro del 7 ottobre 2023 Donald Trump comunica al mondo il via libera all’accordo per Gaza sulla base del Piano di Pace in 20 punti da lui proposto.

L’accordo sulla prima fase del piano Trump per la fine delle ostilità a Gaza prevede che Hamas rilasci 20 ostaggi vivi in una sola volta. Israele, dal canto suo, libererebbe dalle prigioni 1950 detenuti palestinesi, di cui 250 condannati all’ergastolo. Lo riportano i media arabi citando fonti dell’organizzazione palestinese.

“Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi sottoscritto la prima fase del nostro Piano di Pace. Ciò significa che tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una pace forte, duratura e perenne”, scrive il presidente americano parlando di un evento “storico e Senza precedenti” e di un “grande giorno per il mondo arabo e musulmano”. Il tycoon ringrazia i mediatori di Qatar, Egitto e Turchia e assicura che tutte le parti saranno trattate “equamente”. “Con l’aiuto di Dio riporteremo tutti a casa”, commenta il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ringraziando Trump e l’amministrazione americana per la loro “dedizione a questa sacra missione di liberare i nostri ostaggi”. Hamas, dal canto suo, omaggia a sua volta il presidente americano e i mediatori arabi chiedendo loro di “obbligare l’occupazione ad attuare pienamente l’accordo”.

 

Per la finalizzazione della prima parte dell’accordo si lavora ancora per i dettagli. Secondo l’ambasciatore israeliano negli Usa, Yechiel Leiter. Lo scambio fra gli ostaggi ancora vivi e un nutrito gruppo di prigionieri palestinesi ancora nelle carceri israeliane potrebbe avvenire “fra domenica e lunedì”. Al momento comunque l’Idf precisa che la Striscia di Gaza è ancora da considerarsi come una zona di combattimento. “Per la vostra sicurezza, evitate di tornare a nord o di avvicinarvi alle zone dove sono di stanza o operano le truppe” in tutta Gaza”, l’avvertimento alla popolazione del portavoce in lingua araba dell’esercito Avichay Adraee.

 

Trump conferma che gli Usa saranno coinvolti nel mantenimento della pace mentre gli altri paesi della regione “contribuiranno alla ricostruzione perché dispongono di enormi ricchezze”. Anche il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, esprime soddisfazione. “Esorto tutti gli interessati a rispettare pienamente i termini dell’accordo. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati in modo dignitoso. Deve essere garantito un cessate il fuoco permanente. Deve essere garantito l’ingresso immediato e senza ostacoli di aiuti umanitari e materiali commerciali essenziali a Gaza. Le sofferenze devono finire”, scrive. L’Unione Europea, tramite l’Alta rappresentante per la politica estera, Kaja Kallas, fa sapere che “farà tutto il possibile” per sostenere l’attuazione di un piano che che offre “una reale possibilità di porre fine a una guerra devastante e liberare tutti gli ostaggi”.