Bambini

mercoledì 14 Dicembre, 2022

Felicità a chi legge Gianni Rodari

di

«Il pianeta degli alberi di Natale» è una magica storia perfetta per grandi e piccoli sognatori

«Ci sono cose da fare ogni giorno: / lavarsi, studiare, giocare, / preparare la tavola / a mezzogiorno. Ci sono cose da fare di notte: / Chiudere gli occhi, dormire, / Avere sogni da sognare, / orecchie per non sentire. Ci sono cose da non fare mai, / né di giorno né di notte, / né per mare né per terra: / per esempio, la guerra».
Si intitola Promemoria questa poesia da imparare a memoria. L’ha scritta Gianni Rodari, un gigante della letteratura per ragazzi — fiabe, racconti, filastrocche e romanzi: non si è fatto mancare nulla, neppure il Premio Andersen nel 1970 — che anche i grandi dovrebbero leggere con attenzione. Era nato nel 1920, se ne è andato a sessant’anni. A cent’anni dalla nascita la «sua» casa editrice, Einaudi Ragazzi, ha avviato la riproposta di tutti i suoi titoli. Oggi vogliamo raccontarvi di due titoli: il primo è, appunto, Promemoria (età di lettura da 5 anni, costa 14,50 euro). È la filastrocca (la grande specialità di Rodari) con cui il poeta ci ricorda come nella vita alcune scelte siano molto più semplici di quanto si creda e fare la guerra è indubbiamente una cosa da non fare mai. L’ha illustrata Guido Scarabottolo (autore di centinaia di copertine per tante case editrici), giocando con il meccanismo del rovesciamento tanto caro al maestro di Omegna, per cui le illustrazioni campeggiano all’interno, mentre tutto il testo sta già nella copertina, accompagnato dai colori di una bandiera della pace frammentata e giocosa. La copertina è quindi un perfetto manifesto e non a caso il file è stato messo gratuitamente a disposizione sul sito della casa editrice per poter essere scaricato e appeso sulle pareti di aule scolastiche, librerie, biblioteche, case. Un libro per grandi e piccoli, per scoprire o riscoprire il potere della fantasia e delle parole e il valore della pace.
Dal Promemoria al Natale, che è dietro l’angolo. E proprio il 24 e il 25 dicembre del 1959, sul quotidiano «Paese Sera», Gianni Rodari pubblicò un testo delizioso, Il pianeta degli alberi di Natale che venne poi pubblicato in volume, per la prima volta, nel 1962 e che, da allora, ha conosciuto innumerevoli ristampe. La più recente, sempre per Einaudi Ragazzi ovviamente, è accompagnata dalle colorate illustrazioni del catalano Miguel Tanco (età di lettura da 9 anni, 160 pagine, 14,90 euro). Una magica storia natalizia del maestro della fantasia perfetta per grandi e piccoli sognatori, in partenza per un fantastico viaggio spaziale.
Un libro dedicato «ai bambini di oggi, astronauti di domani» che tratta con leggerezza e umorismo temi importanti come quelli della pace e della scienza al servizio dell’umanità. Marco, il giovane protagonista del romanzo, affronta infatti un lungo viaggio spaziale in sella al suo cavallo a dondolo e scopre un favoloso pianeta in cui la vita ha il colore della solidarietà, il sapore dell’amicizia: servizievoli robot esaudiscono i desideri degli abitanti, la tecnologia è a disposizione di tutti, non esistono conflitti.
«Preparatevi a sperimentare — scrive nell’introduzione Paolo Di Paolo — un tempo diverso (può essere sempre Natale?) e uno spazio diverso. Dove i cronometri si possono mangiare e hanno sapore di fragola. Le vetrine non hanno 4 vetri. Gli abiti nei negozi sono gratis».
Il libro è diviso in due parti: la prima dà il titolo, la seconda è un elenco spassoso di «cose di quel pianeta» con un antico calendario che, per dirne una, ad aprile consiglia il Titolo di Cavaliere dell’Ordine del Cavallo a Dondolo. D’altronde, nell’introduzione Rodari scrive: «È severamente proibito legarsela al dito. Chi ha la coda di paglia è pregato di tagliarsela. Felicità a chi legge».