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mercoledì 18 Gennaio, 2023

Consiglio provinciale: approvata la riforma amministrativa di Spinelli

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Accelerare i tempi dei procedimenti amministrativi e favorire l’applicazione delle tecnologie digitali tra le priorità dell'assessore allo sviluppo economico bolzanino

Si è conclusa con l’approvazione, nel pomeriggio in Consiglio provinciale, la discussione sulla riforma amministrativa dell’assessore Spinelli per rendere più celeri i tempi dei procedimenti amministrativi e favorire l’applicazione delle tecnologie digitali che hanno subito un’esplosione con il Covid, introducendo anche lo sportello unico.

In apertura di lavori, nella replica, l’assessore Achille Spinelli ha precisato nuovamente il carattere meramente tecnico del procedimento legislativo. «Non si tratta di una riforma cardine, come appare di aver frainteso qualche consigliere, – ha detto -. E’ eccessivo vederla in questo modo e non è la sua funzione, anche perché alcune parti del ddl sono confluite nella legge 6/2022».

Bocciate, invece, entrambe le proposte di Alex Marini (Misto_5 Stelle):

La prima riprendeva l’impegno di un documento che impegnava ad effettuare la ricognizione dei dati statistici sulla misurazione quantitativa e qualitativa dell’onere burocratico della Pat a carico di imprese e cittadini. L’impegno del ddl proponeva anche di introdurre quanto fatto opportunamente in Provincia di Bolzano prevedendo un meccanismo di raccolta delle osservazioni in materia di cittadini e imprese. L’assessore Spinelli, che ha dato parere negativo al documento, ha chiarito che la ricerca statistica alla quale si fa riferimento nel documento sarà tradotta a breve in un report da parte di Ispat e l’analisi sarà approcciata tramite dei «case studies». Si potrà valutare di adottare, invece, un meccanismo di raccolta delle idee pensando un canale dedicato all’acquisizione e raccolta di segnalazioni da parte di cittadini ed utenti. Marini ha rilevato che in base alla risposta data dall’assessore, i contenuti dell’ordine del giorno si potevano tranquillamente accogliere.

La seconda riguardava tutti i meccanismi di sburocratizzazione e richiamava l’intervento in tal senso del coordinamento provinciale imprenditori  che chiedeva l’impegno al dialogo delle banche dati, all’omogeneizzazione della modulistica e alla riduzione del numero degli enti coinvolti. Il documento è stato dichiarato non accoglibile dall’assessore perché necessitava di un approfondimento nella formulazione proposta dal consigliere.