Alto Garda

sabato 2 Agosto, 2025

Comunità del Garda, Mariastella Gelmini replica ai «secessionisti» di Riva: «I nostri conti sono trasparenti»

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Interviene sul tema anche l'ex sindaca Cristina Santi: «Zanoni vede il torbido dove non c'è»

L’accusa lanciata dal sindaco di Riva, Alessio Zanoni, di una mancanza di trasparenza dei bilanci della Comunità del Garda ha sollevato indignazione in tutto l’ente interregionale che ha rigettato la palla al mittente certificando come tutto sia fatto secondo normativa e come ogni passaggio economico venga condiviso, votato dai sindaci soci e poi validato da revisori dei conti. Nei giorni scorsi anche i comuni limitrofi avevano condannato la scelta.

 

La replica di Gelmini

«La Comunità non ha scopo di lucro e svolge attività istituzionale con l’intento di salvaguardare e mettere in sicurezza il Garda – scrive l’Ente presieduto da Mariastella Gelmini – Respingiamo con forza l’accusa di una mancata trasparenza nei conti pubblici in quanto tutti gli enti associati risultano direttamente coinvolti nella gestione di tutte le attività della Comunità, compresa quella economico-finanziaria.Attività svolta attraverso la predisposizione e l’approvazione sia del bilancio di previsione e delle sue variazioni che del rendiconto finanziario. Attività – rimarcano con forza Gelmini e il segretario Pierlucio Ceresa – soggette al controllo di un revisore indipendente nominato dall’assemblea degli associati che, trimestralmente, svolge le dovute verifiche. Ad oggi, il rendiconto d’esercizio risulta redatto secondo coerenza e trasparenza, in conformità alla vigente normativa e la corretta gestione di questi ultimi anni è confermata anche da un avanzo di amministrazione». La presidente e il segretario difendono strenuamente i 70 anni di storia e l’operato della Comunità che «si è sempre adoperata nell’interesse della collettività».

 

Santi: «Affermazioni gravi»

La Comunità del Garda «ha rispettato sin da subito, pur non condividendola, la decisione di Riva di lasciare. Spiace che di fronte a tale scelta, invece di avanzare motivazioni politiche e prediligere un confronto con il direttivo, si sia preferito procedere con insulti e invettive, denigrando l’intera Comunità». Ente che «continuerà a praticare ascolto e confronto con tutti gli enti e operatori del territorio». Diretta anche l’ex sindaca Cristina Santi, che nella Comunità era rientrata: «Le affermazioni di Zanoni sono molto gravi. La Comunità redige un bilancio che è visionato e vistato da un revisore contabile. Credo che il sindaco abbia fatto una scelta politica e come tale andava motivata senza voler far emergere marcio dove marcio non c’è».