sicurezza
martedì 18 Febbraio, 2025
Cittadini sentinella, ecco come funziona il controllo del vicinato. Frizzera: «A Gardolo una rete che dura da 10 anni»
di Patrizia Rapposelli
La presidente della Circoscrizione a Trento Nord: «Un sistema valido». Attualmente sul territorio comunale sono stati creati venti gruppi, per un totale di 178 volontari

«Il controllo del vicinato funziona e auspico se ne creino altri sul territorio: siamo attivi da dieci anni». A parlare è Gianna Frizzera, presidente del gruppo «controllo del vicinato» della Circoscrizione Gardolo. Un sistema che funziona e che sta crescendo a Trento. Attualmente sul territorio comunale sono stati creati venti gruppi, per un totale di 178 volontari. E altri sono in fase di sviluppo. E c’è chi come il sindaco dell’altopiano della Vigolana, Paolo Zanlucchi, intende promuoverlo per la prima volta: «Inizio a rendermi contro che il controllo di vicinato è una risorsa. E ai cittadini invito a non fare ronde». Zanlucchi è pronto ad attivarsi contro l’ondata di furti che nell’ultimo mese e mezzo hanno colpito l’alta Valsugana.
«Ladri stagionali»
Tra gennaio e febbraio i ladri sono tornati più volte, soprattutto, in zona di via Case Nuove. «Sono ladri stagionali. Svaligiano più di tre case a sera e poi non accade più nulla — spiega il sindaco— Ma non ci sentiamo tranquilli». A Vattaro, di recente, in un sabato, i malintenzionati hanno messo a soqquadro cinque abitazioni. Avrebbero agito nel tardo pomeriggio, prima di cena, approfittando del calare della luce. Forzando serrature e infissi. Ad agevolare i malintenzionati sarebbe stato il buio, e non solo per la fuga: le luci spente nelle case sono il segnale che all’interno non c’è nessuno. Il primo cittadino fa un appello: «Ai cittadini dico abbassate le tapparelle e chiudete tutti gli infissi. Lasciate la luce accesa quando non siete in casa. Sono consapevole è una situazione che ci sta portando a cambiare le nostre abitudini, ma sono finiti i tempi nei quali era possibile non chiudere a chiave la porta d’ingresso. È triste ma questa è la realtà». C’è molta rabbia. «Vorrei esprimere la mia solidarietà — dice Zanlucchi— Io so cosa si prova, sono stato io stesso vittima di furto anni fa. Ci si sente violati nell’intimità. È una situazione delicata, è importante non creare allarmismi ma teniamo alta l’attenzione: in questo momento tra i cittadini c’è rabbia e fastidio. Naturale, quando si parla di furto non c’è solo una violazione della proprietà privata, ma anche di una sfera intima e psicologica».
Controllo del vicinato
Anche sull’altopiano della Vigolana potrebbe nascere un gruppo di controllo del vicinato. «Inizio a pensare sia necessario avere un controllo su ciò che succede- continua Zanlucchi- Le pattuglie fanno tutto ciò che è loro possibile, ma il nostro territorio è ampio e ci sono tre vie di fuga sicure. La bellezza del posto è, da questo punto di vista, una debolezza, perché su tre vie di collegamento, con Trento, con Caldonazzo e con l’altopiano cimbro». Da qui l’idea di impegnare i cittadini per tutelare la sicurezza. «Sono scettico sulle ronde: spingono alla pericolosa giustizia “fai da te”, ma credo si possa fare un ragionamento per un progetto di controllo di vicinato, su base volontaria. Ne parlerò con i carabinieri, con l’obiettivo di stimolare una maggiore attenzione, rispettando le norme».
«Segnaliamo»
La funzione di un gruppo del controllo del vicinato è triplice: osservare cosa accade sul territorio, informare il coordinatore che si rapporta con le forze dell’ordine sulle segnalazioni ed è solidale con il vicino, non fare ronde. «A Gardolo ci sono due gruppi da una ventina di volontari — racconta Franzoia— Comunichiamo attraverso un gruppo WhatsApp: segnaliamo macchine e persone sospette. Eventuali segni lasciati sulle porte di casa». Semplicemente, segnalano le cose che non vanno a un referente di zona che farebbe da tramite con le forze dell’ordine.
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