Elezioni provinciali

domenica 26 Marzo, 2023

Centrosinistra, duello su Valduga

di

Europa Verde non condivide il nome del candidato alla presidenza

Martedì, alla riunione del comitato ristretto dell’Alleanza democratica e autonomista che dovrebbe trovare un accordo sul candidato alla presidenza della Provincia, Europa Verde porterà un nome non di partito o di area, ma in grado di raccogliere consensi ampi. «Sui nomi finora ufficializzati non c’è convergenza, servono tentativi per superare l’impasse. Porteremo nuove proposte di candidatura su cui si possa trovare l’accordo» dice Andreas Fernandez, co-portavoce dei Verdi con Lucia Coppola. Sulla candidatura del sindaco di Rovereto Francesco Valduga, lanciata da Campobase e sostenuta, a maggioranza, dal Pd, non c’è il consenso di almeno quattro formazioni politiche sulle nove che partecipano all’Alleanza: Azione, Italia Viva, Casa Autonomia, che ha proposto Paola Demagri, e, appunto, Europa Verde.

Le competenze e la capacità amministrativa di Valduga non sono in discussione. Il problema, fanno capire i critici, è prima di tutto l’origine della proposta, sponsorizzata dall’ex presidente della Provincia Lorenzo Dellai e quindi percepita come vecchia e oggi perdente. Poi occorre tener conto dell’effetto Meloni-Schlein: leader di nuova generazione, donne, capaci di trascinare l’opinione pubblica. Infine, ma non per importanza, la riduzione delle risorse dell’Autonomia e la rilevanza di programmi europei come il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr, richiedono persone in grado di trattare non solo a Roma ma anche a Bruxelles. Un profilo che, secondo il Terzo polo cioè Azione e Italia Viva, si attaglierebbe all’ex senatrice Donatella Conzatti, ma che potrebbe corrispondere anche a nomi che devono ancora uscire.
Dopodiché, ricorda il consigliere provinciale di Futura Paolo Zanella, «bisognerebbe parlare degli aspetti programmatici, convergere su una visione, non solo su un nome. Questo è proprio l’approccio proposto da Valduga». E Giorgio Tonini, consigliere provinciale ed ex senatore del Pd, ricorda che «a Rovereto attorno a Valduga c’è la coalizione più ampia del Trentino, più ancora di quella che sostiene Franco Ianeselli a Trento».

«Continuo a pensare che in queste situazioni le primarie sarebbero un ottimo strumento, un primo motore elettorale. Potrebbe anche vincerle Valduga. Ma al tavolo l’accoglienza sulla proposta delle primarie è stata tiepida» afferma Fernandez. I Verdi, quindi, intendono sparigliare le carte dell’Alleanza democratica e autonomista con un nome nuovo. «Al momento le proposte fatte non trovano sufficiente consenso – dice Fernandez – Chi non le condivide ha la responsabilità di ipotizzare una soluzione».
Per Zanella di Futura, invece, la candidatura di Valduga va bene proprio per l’approccio proposto dal sindaco di Rovereto: «Una leadership larga e la convergenza su una visione, con uno sguardo al ricambio generazionale. Siamo disponibili a confrontarci senza veti incrociati».

«C’è bisogno di un confronto tra proposte aperte, senza diktat e senza veti – sottolinea anche Tonini – I criteri per scegliere il candidato presidente sono la massima unità possibile, anche se non è unanimità, e la capacità di attrarre i voti non solo dell’area del centrosinistra. I nomi fatti sono tutti validi, esprimono sensibilità diverse e complementari. Ma Valduga a Rovereto è stato capace di unire attorno a sé la coalizione più ampia del Trentino».
«Ha più esperienza di governo – prosegue Tonini – è sindaco della seconda città del Trentino, perciò lo candidiamo a presidente della Provincia. Ma il Pd non ha imposto niente, anzi ha scelto di non indicare una persona targata Pd. L’importante è che nella discussione le proposte si facciano per e non contro, non si vada per escludere altrimenti uno boccia l’altro e ci ritroviamo senza candidato». Per Tonini «è comprensibile che il Terzo polo voglia marcare la presenza, capirei se ci fosse stata una proposta fortemente marcata a sinistra. Ma Valduga è della parte moderata della coalizione, del mondo del cattolicesimo democratico». In ogni caso «suggerisco a tutti di fare proposte in positivo».