il caso
giovedì 21 Novembre, 2024
Celledizzo, i sospetti della famiglia Lucietti su due persone: «Si indaghi ancora, i colpevoli sono liberi»
di Benedetta Centin
Il legale ha presentato l’opposizione all’archiviazione del fascicolo chiesta dal pm: ieri l’udienza di discussione

I familiari di Massimiliano Lucietti lo avevano annunciato già ad aprile, alla notizia della richiesta di archiviazione, da parte della Procura, dell’inchiesta sulla morte del loro ragazzo Massimiliano, che non si sarebbero dati per vinti: «Andremo avanti finché non sapremo nome e cognome di chi ha tolto la vita a Max». E ora avanzano anche dei sospetti su presunti responsabili, chiedendo che si continui ad indagare, che ci siano iscrizioni sul registro degli indagati. Sostenendo che c’è chi potrebbe aver depistato le indagini, che c’è chi sa e non ha ancora parlato. Così, almeno, sarebbe per papà Roberto Lucietti, che assieme alla moglie Mirta e al loro secondogenito Mattia ieri mattina hanno conferito con il giudice Enrico Borrelli, che li ha convocati in camera di consiglio, mantenendo quindi il massimo riserbo.
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