La storia
sabato 23 Agosto, 2025
Castello Tesino cuce una bandiera all’uncinetto per la Palestina, sarà la più grande della storia
di Sara Colla
Venticinque donne lavorano da un mese per realizzarla ed entrare nel Guinness World Record

Un mese di uncinetto per entrare nel Guinnes World Record: a Castello Tesino, da inizio agosto, venticinque donne si ritrovano due volte a settimana per fabbricare a mano ben 700 pannelli di stoffa ad uncinetto. Andranno a comporre un enorme pannello di cinque metri per dieci che il 29 agosto, scongiurando calli alle dita, verrà valutato dai giudici ufficiali dei record mondiali per diventare la bandiera per la pace più grande mai cucita all’uncinetto. I pannelli saranno verdi, rossi, bianchi e neri: sono i colori della bandiera della Palestina. Dietro il Guinnes World Record, infatti, c’è la volontà di sensibilizzare alla questione palestinese, e un progetto di costruzione della pace che va ben al di là dell’entrata nel Libro dei record.
C’è anche una delibera che certifica l’impegno preso dal comune di Castello Tesino nel sostegno alla causa pro-Pal: ad aprile la giunta ha appoggiato una mozione con la quale si impegnava a «supportare e promuovere iniziative, progetti, momenti di approfondimento e informazione rivolti alla cittadinanza, tesi all’educazione alla pace». Una promessa che Castello Tesino sta mantenendo: si organizzano rosari per Gaza, e poco meno di un mese fa la comunità aveva aderito, insieme a molte altre della Valsugana, all’iniziativa “Disertiamo il silenzio” e si era ritrovata per fare rumore in solidarietà al popolo palestinese. Ma l’impegno per la sensibilizzazione e per la pace va più indietro delle mozioni: già nella primavera del 2024 era stata organizzata una discussione sul tema con ospiti Alba Nabulsi, giornalista arabo-palestinese, e Yara Abushab, originaria di Kahn Junis, e nel 2022 una conferenza tra musica e poesia sulla cultura e la storia palestinesi. «C’è spesso l’idea che nelle comunità piccole e lontane si viva in una bolla – ha detto Aurora, collaboratrice del Centro Tesino di Cultura che promuove e organizza l’iniziativa – ma quello che succede fuori dai nostri comuni, per quanto sia lontano, tocca tutti. Non possiamo pensare solo al nostro piccolo mondo quotidiano: il nostro fine è quello di sensibilizzare, di far conoscere a chi è interessato cosa sta succedendo». Perché l’informazione passa anche dalla varietà di fonti e di spunti di riflessione, cosa che a volte si fatica a trovare al di fuori dei grandi centri, e da un’informazione approfondita che vada al di là delle trasmissioni quotidiane: «I giovani hanno i loro mezzi per conoscere – ha spiegato Aurora – ma speriamo di poter accendere una discussione anche in chi quegli stessi mezzi non li ha. Non deve essere per forza una discussione a senso unico, ma se manca l’informazione può mancare semplicemente un’altra prospettiva da cui vedere le cose. Questa iniziativa è un’occasione per sensibilizzare, darsi da fare e allo stesso tempo fare comunità, coinvolgendo strati della popolazione che si possono impegnare in modi nuovi».
Quando la bandiera sarà conclusa verrà srotolata alle 17 sul campo sportivo dell’oratorio di Castello Tesino, dove i giudici del Guinnes World Record la esamineranno per certificare che possa entrare davvero nel conosciutissimo libro che raccoglie i record mondiali, anche i più stravaganti. Il comune di Castello Tesino e il Centro Tesino di Cultura, ha raccontato Aurora, avrebbero pensato anche ad uno sviluppo ulteriore dell’iniziativa: «C’è già una signora che sta cucendo un’etichetta con il nome del comune, come quelle da vestiario, da attaccare alla bandiera finita. La nostra speranza sarebbe quella di riuscire a far circolare la bandiera attraverso tutti i comuni d’Italia, ognuno dei quali aggiunge la propria etichetta, dimostrando così alla fine un’adesione comune dei migliaia di piccoli tasselli dello stato alla causa palestinese».
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