Credito
sabato 16 Novembre, 2024
Casse rurali, ipotesi multiservizi per gli sportelli bancari di valle
di Gabriele Stanga
La proposta ieri nel convegno a Feudo Arancio. Nel 2024 in Trentino perse 21 filiali. Da Banca del Trentino 50 milioni all’agricoltura

Trasformare gli sportelli periferici delle Casse rurali in punti vendita multiservizi, dove oltre a godere degli abituali servizi bancari i clienti potranno trovare altre tipologie di beni e servizi. Con la prospettiva che questi vengano riconosciuti come Servizi d’interesse economico generale (Sieg), come accaduto nelle Famiglie cooperative trentine e in altri negozi delle valli e del territorio locale. È questa l’ipotesi che è emersa ieri durante il convegno di settore delle Casse rurali trentine, tenutosi ieri in Sicilia presso Feudo Arancio (cantina di proprietà del gruppo Mezzacorona ad Agrigento). Un’ipotesi ancora da approfondire e che sarà oggetto di dibattito, ma che permetterebbe di garantire un importante presidio territoriale, anche nelle aree più periferiche. E che potrebbe essere una risposta al calo degli sportelli bancari (non solo quelli delle Rurali), che in provincia di Trento sono scesi nell’ultimo anno da 365 a 344: dunque, 21 sportelli in meno. Un dato cui si unisce quello sui comuni che possono vantare uno sportello bancario, passati, in Trentino, da 146 a 143. La proposta potrebbe anche integrarsi con il progetto ripopolamento delle aree svantaggiate del territorio, a proposito del quale la Provincia ha chiesto nelle scorse settimane una consulenza da parte di Cassa Depositi e Prestiti, una delle principali istituzioni finanziarie dello Stato.
Nel frattempo, Banca per il Trentino-Alto Adige, la più grande tra le Rurali trentine, ha lanciato una nuova iniziativa legata al mondo dell’agricoltura: una linea di credito da 50 milioni di euro a condizioni agevolate per gli investimenti delle imprese agricole finalizzati alla difesa della produzione a fronte degli eventi avversi causati dal cambiamento climatico. Ad esempio, si possono finanziare nuove installazioni di reti antigrandine, reti antinsetto, impianti antibrina e antigelo (inclusi ventoloni e stufe), stazioni meteo, teli antipioggia. Vengono altresì ricompresi gli interventi di sostituzione/integrazione di tali impianti qualora già in essere.
La linea di credito offre un tasso di interesse favorevole e consente inoltre l’accesso alle garanzie offerte da Cooperfidi. E’ previsto un ammortamento di medio periodo, che può arrivare fino a 10 anni. La promozione è già attiva e sarà valida per tutto il 2025. Ad illustrarla il direttore generale Gabriele Delmonte: «Con questo intervento mettiamo a disposizione del mondo agricolo un plafond di 50 milioni di euro per sostenere gli investimenti delle imprese, con l’obiettivo di promuovere un’agricoltura di qualità sempre migliore, con aziende sane e orientate allo sviluppo sostenibile».
l'opera
Progetto del nuovo ospedale di Trento, il Tar annulla la gara: «Contratto inefficace»
di Redazione
Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso della seconda classificata (Altieri s.p.a) che aveva contestato l'assenza dei requisiti per la direzione lavori della Rti Ati Project (prima classificata)