la mostra
martedì 29 Aprile, 2025
Cappella Vantini, ultime settimane per scoprire Luigi Bonazza
di Redazione
Le opere del pittore sono esposte nello spazio comunale e a Palazzo Trentini fino al 16 maggio. In mostra anche le creazioni del Circolo Artistico Trentino

C’è tempo fino al 16 maggio per visitare la mostra dedicata al pittore Luigi Bonazza, ospitata a Cappella Vantini e curata da Roberta Bonazza e Nicoletta Tamanini in occasione del sessantesimo anno dalla sua scomparsa.
La mostra, promossa dal Comune e dal Consiglio della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con il Trento Film Festival, racconta il legame che Bonazza costruì con la città di Trento a partire dal 1912, anno in cui il pittore rientrò da Vienna. A Trento, Bonazza costruì la sua casa, insegnò all’Istituto tecnico, partecipò alla formazione del Circolo Artistico Trentino, del quale fu primo presidente, dipinse l’affresco al Palazzo delle Poste e si dedicò alla pittura di paesaggio dei suoi luoghi elettivi, compresa la rappresentazione di paesaggi alpestri.
Anche a Palazzo Trentini si potranno ammirare alcune opere del pittore, risalenti al periodo che va dal 1912 fino alla sua morte, avvenuta nel 1965.
Per l’occasione, Cappella Vantini ospita un approfondimento sul Circolo Artistico Trentino con opere di Luigi Bonazza, Oddone Tomasi, Giorgio Wenter Marini, Cesare Covi, Erminia Bruni Menin, Dario Wolf, Ermete Bonapace, Stefano Zuech, Luigi Ratini, Camillo Bernardi, Luigi Pizzini e Francesco Trentini.
L’esposizione potrà essere visitata durante gli orari di apertura al pubblico della Cappella, da martedì a venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.
La rubrica
Il silenzio punitivo, come riconoscerlo per evitare il conflitto tossico. «È una forma di manipolazione: serve a farti sentire in colpa»
di Stefania Santoni
La nuova puntata di «PsicoT» con Maria Rostagno per educare ragazze e ragazzi all'affettività consapevole. «Dopo un litigio, è normale aver bisogno di un po’ di tempo per calmarsi. Ma attenzione: c’è una grande differenza tra prendersi una pausa e usare il silenzio per ferire l’altro»
L'intervista
Federica Morelli e le radici del razzismo di oggi: «Fascismo e colonialismo arrivano dopo, l'origine è la tratta atlantica degli schiavi»
di Francesco Barana
Docente dell’Università di Torino e ricercatrice all’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler di Trento, assieme al suo gruppo di ricercatori ha avviato il progetto «BlackItaly». «Raccontiamo una storia dimenticata»
L'intervista
Pergine, Iacozzilli porta l'Alzheimer sul palco. «Quando la malattia arriva all’interno di una famiglia, va in pezzi. Il punto è trasformare il dolore in bellezza»
di Ilaria Bionda
Con il «Il grande vuoto» parte l'edizione 2025 di Pergine Festival. «La volontà è stata quella di portare a teatro un tema di cui si parla ancora troppo poco»