Rapporti tesi

martedì 20 Febbraio, 2024

Bolzano, la maggioranza scricchiola. Reber (Freiheitlichen) lascia la coalizione di Kompatscher

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La giunta della Provincia di Bolzano si regge su un solo voto, mentre è ancora stallo sulla giunta regionale. Passi avanti sulla modifica dello Statuto

«In breve tempo la nuova coalizione di governo ha più volte danneggiato la reputazione delle istituzioni: per questo non intendo più farne parte». Con un comunicato giunto alle redazioni ieri sera, il consigliere provinciale e regionale Andreas Leiter Reber lascia il suo partito, i nazional-liberali dei Freiheitlichen, e così la neonata maggioranza di governo in Sudtirolo. Un fulmine a ciel sereno, sebbene Leiter-Reber avesse già dato segni d’insofferenza astenendosi nel voto di fiducia alla nuova giunta provinciale altoatesina, nella quale siede la storica leader dei Freiheitliche Ulli Mair. La maggioranza in Consiglio provinciale a Bolzano passa ora da 19 a 18 consiglieri su 35. Leiter Reber lamenta uno scarso dialogo tra gli alleati (Svp, FdI, Lega, Civica e Freiheitliche) sulle varie nomine, compresa quella della giunta regionale, bloccata dalla mancanza di un’assessora donna nella rosa del nuovo esecutivo. «La decisione di lasciare la coalizione non è facile per me, perché significa anche lasciare il mio partito. Ma con 18 membri, la maggioranza di governo è ancora in piedi», sostiene il consigliere provinciale, augurandosi che «tutti i partiti coinvolti si rendano conto dell’impossibilità di lavorare in maniera responsabile senza una preparazione seria e puntuale delle sedute consiliari. Non me ne vado con risentimento e mi scuso con tutti coloro che potrebbero essere delusi da questo passo», conclude.
Delusi sono ovviamente i suoi ex compagni di partito: «Le dimissioni dalla maggioranza sono del tutto inaspettate e incomprensibili», spiegano in una nota i Freiheitlichen, «come incomprensibili sono gli argomenti portati da Leiter Reber per giustificarle. Ha partecipato ai negoziati di coalizione, ha ripetutamente assicurato alla dirigenza del partito, ai partner di coalizione e al Landeshauptmann in persona che avrebbe sostenuto l’attuazione del programma dall’interno della maggioranza». Per il partito di destra «lasciare la coalizione è una vera e propria violazione degli impegni assunti negli ultimi mesi». L’esecutivo provinciale del partito ha per questo chiesto all’unanimità ad Andreas Leiter Reber di rinunciare al suo mandato in Consiglio provinciale. Prendono posizione infine anche i vertici della Volkspartei: «Prendiamo atto della decisione di Leiter Reber, ma chiediamo un chiarimento da parte dei Freiheitliche, che hanno firmato un accordo di coalizione», dichiarano i due esponenti della Stella Alpina».
Giunta regionale, è ancora stallo
Rimanendo in Sudtirolo, e tornando sul tema della giunta regionale, ieri a questo proposito ha ribadito la posizione il governatore della Provincia di Bolzano. Ma ora il no ad un esecutivo senza donne non sembra più così granitico: «Abbiamo detto che una giunta di soli uomini non la voteremmo volentieri», ribadisce il governatore altoatesino. E non aggiunge altro. Alla domanda se questa frase sia da leggersi come un’indisponibilità al varo di un esecutivo senza la rappresentanza di entrambi i generi, Kompatscher si schermisce: «Non aggiungo altro, non dico niente di più di quello che ho già detto. Facciamo fatica a votare un esecutivo di soli uomini». Punto. Netto invece il no all’aumento del numero degli assessorati: «Si aumenterebbe per mettere una donna, l’unica che se già in giunta provinciale non percepirebbe indennità. Sarebbe — dice Kompatscher — una presa in giro».
Riforma Statuto, in arrivo il testo
Altro fronte che accomuna le due Province, quello della proposta di modifica dello Statuto di autonomia e dell’inserimento nel testo dell’intesa con lo Stato. Qui è il governatore trentino ad aggiornare sulle ultime novità sullo stato dell’arte delle riforme che interessano l’Autonomia speciale: «A settembre si arriverà ad una prima stesura della riforma degli Statuti di autonomia i cui contenuti sono in via di definizione con le altre Autonomie speciali e i rappresentanti dello Stato».