La fisarmonica verde

giovedì 27 Luglio, 2023

A Vipiteno ho incontrato un ragazzo di 26 anni: ero stato il suo pediatra a Roma

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Il viaggio di Andrea Satta: dal lager di Lengenfeld a Roma: la tappa altoatesina tra Langer, Kompatscher e passi celebri

Dal campo di concentramento tedesco di Lengenfeld a Roma in bicicletta in venti tappe attraverso Germania, Austria e Italia sulle orme del padre Gavino e nel ricordo dei 650.000 soldati italiani deportati dopo l’8 settembre 1943. È il viaggio di Andrea Satta, cantante del gruppo musicale dei Têtes de Bois, insieme al figlio Lao e ai suoi musicisti, per ricordare l’epopea degli internati militari italiani (Imi). Il T quotidiano segue giorno per giorno il viaggio attraverso un diario scritto da Satta.

Questo è senz’altro il viaggio degli incontri. Martedì a Vipiteno intanto quello con Silvestro Giordano, il responsabile Arci del territorio, operatore sociale e culturale, bellissima voce e molti progetti in testa. Ci ha ospitato in un piccolo spazio che abbiamo rapidamente trasformato in teatro e dopo la nostra Fisarmonica Verde per quel pubblico attento sono arrivate autentiche sorprese. La prima per il sottoscritto che ha trovato come collaboratore dell’Arci un ragazzo, adesso ventiseienne, di cui a Roma, venti anni, fa ero il pediatra. Buffo, no? Mi son girato e ho visto dietro il bancone un volto che mi pareva familiare. Era lui quel bambino oggi uomo, tutto un po’ trasfigurante, surreale, ma lui.
Poi è arrivato Jakob De Chirico che con la ironia che lo contraddistingue ci ha presentato un suo disegno di Hitler con allegato cancellino, e siccome Jakob è uomo stupefacente, il cancellino, pur strofinando bene, non faceva sparire dalla tavoletta la faccia baffuta del Furher. Quindi ha preso la parola Toni Jop prestigioso giornalista dell’Unità, specializzato in canzoni d’autore. Toni è un istrione e partendo dalla sua recente intervista capolavoro al governatore dell’Alto-Adige Arno Kompatcher, ha affrontato il cuore del problema. Cosa sono state le alleanze le connivenze e quale eredità ha lasciato il nazifascismo nelle terre che stiamo con questo viaggio attraversando. Kompatcher, qui in Alto Adige, è il primo politico ad aver avuto il coraggio di invitare a far davvero i conti con le responsabilità di quegli anni bui. La comunità atesina di oggi non merita di essere mischiata con le connivenze e altre pagina tristi vissute in questa terra. Per emendarle e relegarle al passato ci vuole una presa di coscienza. La persecuzione degli ebrei avvenuta in Alto Adige, l’adesione per molte parti della popolazione agli ideali nazifascisti, devono rimanere in un posto senza chiave. Grazia Barbiero ha sottolineato quanto gigantesca e preveggente sia stata la figura di Alex Langer, l’uomo dei ponti e degli incontri fra culture, lavorando incessantemente perché il rispetto delle diversità in una terra di confine diventi il linguaggio da condividere.
Ma ieri sera siamo stati molto fortunati. Sono entrati in scena in questo ricchissimo dopo Fisarmonica Verde anche Roberto Ceccarelli e Simone Casalini e lì le orbite e i confini hanno trovato armonie. Letture alternate fra Roberto e Simone, testimonianze dirette e passi celebri.
Quindi la bici di oggi (ormai ieri) è verso Bolzano e il Muro del Lager, pedalando nell’antica sede del treno della Valle dell’Adige si raggiunge a Lavis e alle 20.30 si va in scena di stasera con il nostro spettacolo. Prestigioso ospite Renato Sarti, autore, scrittore, attore, direttore artistico del Teatro La Cooperativa a Milano, da anni punto fermo nel panorama del teatro del coraggio che c’è in Italia. Grazie Renato per aver accettato il nostro invito. Siamo onorati di averti con noi. Vi racconteremo tutto fra ventiquattro ore.
* Cantante dei Têtes de Bois