la ricorrenza

sabato 21 Gennaio, 2023

75 anni di PATT, grande festa per le stelle alpine.

di

Il partito celebra il suo passato, mentre il segretario Simone Marchiori ne traccia il futuro: «Nei prossimi giorni prenderemo una posizione»

Oltre 120 persone hanno partecipato venerdì alla cena organizzata dal Partito Autonomista Trentino Tirolese per celebrare i propri 75 anni di storia, 40 come PPTT e 35 come PATT.
In una ricorrenza che ne celebrava il passato è stato il segretario Simone Marchiori a tracciare il futuro del partito.
«È naturale – ha detto Marchiori – chiedersi come sia possibile proseguire questa storia. Quale sia il modo migliore per rispettarla e attualizzarla. In un’epoca in cui tutti i partiti si definiscono autonomisti, a parole, salvo poi porre davanti ad ogni scelta l’appartenenza politica, o l’interesse personale, o peggio ancora i diktat delle segreterie romane. Dobbiamo anche essere protagonisti del governo dell’autonomia. Se in passato il Partito portava avanti le sue battaglie dall’opposizione è perché il sistema partitico e politico era totalmente diverso da quello attuale. Oggi la crisi dei partiti, l’improvvisazione e la delicatezza dell’intero sistema non consentono di stare a guardare. Guai se il PATT si chiudesse nella sua torre d’avorio». Insomma il PATT sembra intenzionato a tornare al governo della provincia, da capire se ci proverà con il centrosinistra o con il centrodestra.
«Ecco il punto fondamentale – dice nel suo intervento Marchiori –. A chi vuole metterci un’etichetta ideologica, noi dobbiamo rispondere con le nostre idee e proposte. Se sono condivise possiamo provare ad attuarle insieme, altrimenti non ci può essere spazio per il dialogo. Ecco perché abbiamo coinvolto la nostra base chiedendo le priorità programmatiche. In poche ore più di 200 persone hanno risposto sottoponendoci la loro visione. Sanità, rifiuti, ambiente, scuola, Regione ed Euregio e molti altri: il PATT nei prossimi giorni prenderà posizione e sulla base di questo sceglierà la sua strada senza chiusure ideologiche, né inciuci strani. Una strada che è quella di sempre, quella degli ultimi 75 anni e dei prossimi 75 e più. Con un obiettivo in più: quella di riunire sotto un unico simbolo chi crede veramente nell’Autonomia, chi è veramente autonomista e non solo di facciata».
All’appuntamento, organizzato grazie all’impegno e alla determinazione delle Donne Autonomiste, erano presenti tutte le cariche di partito, i rappresentanti delle sezioni e dei coordinamenti di Valle. Immancabile anche la presenza della SVP, rappresentata dall’onorevole Dieter Steger, recentemente rieletto sul listino proporzionale della Camera grazie anche ai voti trentini.
La ricorrenza per i 75 anni del Partito Autonomista non ha rappresentato solo un momento di festa, ma anche un momento di confronto e riflessione sulle sfide che a breve coinvolgeranno la politica trentina e sulle priorità che gli autonomisti dovranno portare avanti con determinazione.
La serata è poi proseguita con l’intervento del Presidente Franco Panizza che, supportato dalla proiezione di un video sulla storia del Partito, ha aperto un momento amarcord, ripercorrendo le fasi salienti delle battaglie autonomiste: dall’ASAR, alle proteste per la sicurezza stradale, dalla contrarietà agli espropri forzati di terreni agricoli (storiche le battaglie per gli espropri Comai e Oberosler), alla lotta contro l’inquinamento indiscriminato di alcune fabbriche (come per esempio il caso della Samatec). Senza dimenticare anche i passaggi che hanno fatto epoca come la presidenza Andreotti (prima volta di un autonomista alla guida della Provincia) fino al raduno del 1995 a Borghetto, con la partecipazione di 11000 persone.