salvataggio
mercoledì 8 Ottobre, 2025
Mori, dopo dieci giorni di cure una cicogna bianca è tornata a volare libera nei cieli trentini
di Redazione
L’esemplare era stato recuperato il 28 settembre scorso nel parcheggio di un supermercato

Dopo dieci giorni di cure al Centro recupero animali selvatici (Cras) di Trento, una cicogna bianca è tornata a volare libera nei cieli trentini. Si tratta del primo esemplare di questa specie accolto dalla struttura. L’animale era stato recuperato il 28 settembre scorso nel parcheggio di un supermercato di Mori dal personale della locale Stazione forestale, intervenuto in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini che avevano notato la cicogna muoversi con difficoltà tra le auto, stanca e incapace di volare.
Trasportata al Cras, la cicogna è stata sottoposta a un’attenta visita veterinaria: non presentava fratture o lesioni, ma appariva gravemente debilitata, probabilmente a causa delle fatiche del lungo viaggio migratorio. Durante il periodo di cure, il personale specializzato del Centro le ha somministrato una dieta equilibrata e varia, arricchita con vitamine e integratori, assicurandole il riposo necessario per recuperare le forze.
La cicogna bianca è una delle specie simbolo della migrazione, capace di percorrere ogni anno migliaia di chilometri tra i siti di nidificazione europei e le aree di svernamento africane.
Il giorno della liberazione, l’animale è stato inanellato dal personale del Museo delle scienze di Trento. Il marcaggio con un anello metallico applicato alla zampa consentirà, in caso di futuri avvistamenti, di raccogliere preziose informazioni sulle rotte migratorie.
La liberazione è avvenuta in una zona idonea, non lontano dal luogo del ritrovamento, così che la cicogna potesse riprendere il proprio viaggio verso sud con rinnovata energia.
Ritenuta sacra e di buon auspicio in molte culture, la cicogna bianca è anche simbolo di famiglia e rinascita. In Trentino può essere osservata solo durante le migrazioni stagionali, quando si ferma per brevi soste nei prati e nelle zone umide per rifocillarsi.
Il giorno della liberazione, l’animale è stato inanellato dal personale del Museo delle scienze di Trento. Il marcaggio con un anello metallico applicato alla zampa consentirà, in caso di futuri avvistamenti, di raccogliere preziose informazioni sulle rotte migratorie.
La liberazione è avvenuta in una zona idonea, non lontano dal luogo del ritrovamento, così che la cicogna potesse riprendere il proprio viaggio verso sud con rinnovata energia.
Ritenuta sacra e di buon auspicio in molte culture, la cicogna bianca è anche simbolo di famiglia e rinascita. In Trentino può essere osservata solo durante le migrazioni stagionali, quando si ferma per brevi soste nei prati e nelle zone umide per rifocillarsi.