cronaca
mercoledì 9 Luglio, 2025
Cagnolina uccisa con un calcio a Trento, la Lav sporge denuncia: «Atto di violenza sistemica»
di Redazione
La reazione: «La morte di Nika solleva domande urgenti sulla sicurezza pubblica»

Era uscita pochi giorni fa la triste notizia di una cagnolina uccisa con un calcio da uno sconosciuto in pieno centro a Trento. Secondo i testimoni, l’uomo avrebbe sferrato un calcio così forte da colpire la cagnolina come se fosse un pallone da calcio. L’aggressore si è poi allontanato, lasciando Nika ormai esanime sotto gli occhi increduli e sconvolti dei presenti.
La cagnolina si chiamava Nika ed i proprietari avevano immediatamente allertato le forze dell’ordine e poi pubblicato un lungo sfogo sui social per denunciare l’accaduto.
Questo sconvolgente atto di crudeltà ha spinto lo Sportello Lav contro i maltrattamenti sugli animali di Trento a depositare una denuncia formale presso la Procura per fare luce sull’accaduto e perseguire il responsabile ai sensi della legge.
«Condanniamo con fermezza l’aggressione insensata e la morte di un essere indifeso, che niente ha fatto di male se non trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato – dichiara Annarita D’Errico, responsabile degli Sportelli LAV contro i maltrattamenti sugli animali – Questi atti non possono restare impuniti, per questo motivo ci siamo attivati affinché siano adottate misure concrete per punire il responsabile e impedire che episodi del genere possano ripetersi».
Quanto accaduto, sottolinea la Lav in un comunicato, non è un caso isolato, ma è l’esempio di una violenza sistemica nei confronti degli animali che si ripete e si verifica in tutta Italia. Proprio ieri LAV ha pubblicato il Rapporto Zoomafia 2025, un documento che analizza i reati commessi contro gli animali nel nostro Paese nel 2024. A livello nazionale, il Rapporto registra un tasso di 13,85 procedimenti e di 8,36 indagati ogni 100.000 abitanti. Rispetto al 2023, il numero degli indagati è aumentato del +3,75% circa.
«La morte di Nika solleva domande urgenti sulla sicurezza pubblica, sulla tutela degli animali e sulla necessità di maggiori controlli. La violenza contro gli animali è un reato, ma anche un indicatore di rischio per comportamenti antisociali più ampi», conclude D’Errico.
Il caso
L'annuncio di lavoro discriminatorio, i tatuaggi nazisti, chef Cappuccio rivendica tutto: «Toglierò la svastica quando renderanno illegale la falce e il martello»
di Patrizia Rapposelli
In Trentino ondata di reazione indignate. L'ex concorrente di Masterchef Andrea Torelli: «Un povero invidioso»