Il caso
sabato 10 Maggio, 2025
Gatti morti in Vigolana: si teme l’avvelenamento
di Maddalena Di Tolla Deflorian
L’allarme è partito dal proprietario di due felini ritrovati senza vita in circostanze ancora da chiarire
Due gatti padronali, amati e curati, spariscono ed entrambi vengono poco dopo ritrovati purtroppo morti, il primo in condizioni che fanno presumere una morte non naturale e forse violenta, e il secondo con un sospetto avvelenamento, come ha raccontato il loro proprietario M.S., che ha lanciato due giorni fa l’allarme sui canali social della zona. I fatti sono accaduti in località Mala di Vigolo Vattaro. I commenti arrivati dai vicini di casa e dagli abitanti sono sconcertati, pieni di sdegno e preoccupati per i tanti altri animali che vivono in zona.
Non risulta ancora pervenuta formale denuncia di sospetto avvelenamento in comune. Il neosindaco Armando Tamanini, da noi informato dell’allarme, commenta «Sono ovviamente sdegnato di questa azione vile e meschina e – lo ricordo – illegale, se confermata come atto voluto. Se si confermasse l’uso indebito del veleno o la violenza per colpire dei gatti prenderei dei provvedimenti. Siamo a disposizione per eventuale segnalazione da parte di chi conosce i fatti».
In realtà – lo ricordiamo – esiste una vera e propria procedura per questi casi, che prevede che parta una segnalazione tramite il portale dedicato verso l’Istituto Zooprofilattico e verso il comune del territorio interessato, da parte del veterinario che riceva la carcassa dell’animale deceduto in modo sospetto o eventuali esche avvelenate.
La segnalazione può essere in alternativa effettuata presso l’Asl e anche alle forze dell’ordine, senza dimenticare di consegnare le prove di cui si sia in possesso, e anche – nel caso tristissimo e grave di morte degli animali colpiti – dei loro corpi per una debita autopsia che chiarisca le cause del decesso. Da anni le associazioni ambientaliste e animaliste ricordano quanto sia importante segnalare ogni caso sospetto o certo e far di conseguenza bonificare la zona, perché questo serve a ridurre il rischio di recidive e di altre vittime innocenti ed è anche un segnale sociale e culturale forte.
Ricevuta la segnalazione il comune deve farsi parte attiva, il sindaco deve collocare avvisi di allerta visibili e provvedere alla bonifica della zona. Un paio di anni fa la procedura era stata attivata per un gatto colpito da veleno a Pian dei Pradi (che si era per fortuna salvato) e anni addietro era stato il caso del cagnolino di nome Toby, avvelenato e purtroppo deceduto a Vigolo Vattaro in paese, a far nascere un gruppo di protesta e una manifestazione contro il veleno.
«È un fenomeno gravissimo per la sofferenza e la morte degli animali d’affezione – dice Ivana Sandri, presidente di Enpa Trentino – e per il dolore che sopportano le famiglie che vedono i loro animali in modo atroce. Ricordiamoci che ancora più pesanti e silenti sono le morti degli animali selvatici a causa del veleno, il cui numero non si saprà mai veramente».
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