L'iniziativa
lunedì 25 Novembre, 2024
L’assessore Spinelli: «Università al centro. A gennaio il Forum per la ricerca»
di Tommaso Di Giannantonnio
Due mesi di confronto tra esperti. «Il focus sarà il trasferimento tecnologico nelle imprese. Le aziende devono fare di più»
A pochi giorni dalla cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Trento, l’assessore provinciale Achille Spinelli annuncia la seconda edizione del Forum per la ricerca. «Inizierà a gennaio, e avrà come focus la ricerca e il trasferimento tecnologico in ambito privato», fa sapere.
Nel 2019 il Forum aveva portato alla Carta di Rovereto, un documento in cui erano state individuate le traiettorie sulle quali concentrare il sostegno pubblico alla ricerca applicata. «Ora abbiamo bisogno di una crescita degli investimenti da parte delle imprese — dice l’assessore, con delega allo sviluppo economico, alla ricerca e all’università — Il trasferimento tecnologico sarà fondamentale, soprattutto in ambito industriale». Le principali aree strategiche sono «scienze della vita, digitalizzazione, cybersecurity e intelligenza artificiale». Il forum durerà un paio di mesi e vedrà il confronto di numerosi esperti. «L’università sarà al centro di questo percorso, con le sue competenze e le sue menti», dice Spinelli.
In vista dell’inaugurazione dell’anno accademico, in programma martedì prossimo con l’ex premier Enrico Letta come ospite, il rettore Flavio Deflorian ha mandato un messaggio alla Provincia: «Serve un nuovo piano edilizio, soprattutto per le manutenzioni» (il T del 21 novembre). «Il piano delle manutenzioni è necessario e urgente perché gli immobili cominciano ad avere una ventina d’anni. Il piano edilizio, però, è anche un piano oneroso. Dobbiamo ragionarci, il nostro impegno c’è — dice Spinelli — Finora il nostro sforzo è stato pieno e convinto sul finanziamento della quota base e con le risorse aggiuntive sulla Scuola di Medicina».
Oltre le manutenzioni, «il piano edilizio dovrà riguardare gli spazi per i servizi agli studenti e anche gli ambiti della ricerca per l’innovazione», conclude.
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