Inclusività
venerdì 28 Ottobre, 2022
Nei luoghi della propria infanzia, gli ospiti di Casa Laner in sella a speciali e-bike
di Leonardo Omezzolli
Grazie ai due mezzi gli anziani tornano nei parchi e nelle piazze fuori dalle mura dell'Apsp. L'esperimento a Folgaria ha già dato ottimi risultati sull'umore degli utenti

Oltre la dimensione circoscritta dell’amorevole cura. Con lo sguardo a quel passato libero fatto di un’infinita catena di eventi che costellano le vite e le esistenze di tutti noi. Riappropriarsi dei luoghi dell’infanzia, della formazione e della crescita. Uscire, anche solo per poco, dalle costrizioni fisiche dell’anzianità. Gli ospiti dell’Apsp Casa Laner di Folgaria saranno maggiormente agevolati e invogliati a valicare le porte della propria casa di riposo. Per poterlo fare la Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri ha deciso di dotare Casa Laner di due biciclette elettriche inclusive. Grazie a questi particolari mezzi gli ospiti possono essere accompagnati nel centro storico dei vicini paesi, riposare al parco e chiacchierare all’aria aperta in un contesto di vita quotidiana normale, immersi tra la propria gente.
Filo conduttore dell’iniziativa la ditta arcense Remoove, azienda impegnata nello sviluppo e nella promozione di servizi di mobilità e turismo sostenibili ed inclusivi. A Casa Laner sono così approdati due modelli, adatti in modo particolare allo scopo prefissato, la Fun2Go e la Veloplus. I mezzi sono progettati per permettere un facile accesso alle sedute e la possibilità di avere al fianco dell’utente un accompagnatore che supervisiona o addirittura guida il veicolo al posto dell’ospite durante tutto il percorso. Sia chi ha difficoltà a deambulare, sia chi è costretto alla sedia a rotelle avrà la possibilità di tornare in sella a una bicicletta. I mezzi sono stati consegnati a giugno del 2022 e dopo i primi approcci conoscitivi, oggi sono più che utilizzati dagli operatori della casa di riposo. Gli ospiti sono così diventati dapprima un inconsueto elemento di folclore e poi una presenza costante e gratificante in tutta la zona.
A questi anziani l’arduo compito di mostrare i pregi della mobilità sostenibile. Da loro, dalla loro normale presenza a cavallo di questi moderni Pegaso su ruote, vuole anche passare un ulteriore e importante messaggio che sarà prodromo di un progetto parallelo. L’idea è quella di promuovere una mobilità sostenibile e inclusiva che sia testimone di una connettività intelligente tra i punti di interesse di tutto l’altopiano. La sfida, personificata da questi ciclisti senza tempo, è quella di intercettare le volontà territoriali intente a sviluppare il welfare locale. Il riscontro con gli anziani della casa di riposo di Folgaria ha mostrato chiaramente quanto benefica sia la possibilità di avere due biciclette inclusive. Si è quindi sviluppata una forte sinergia che ha messo in moto un primo e importante passo per nuovi e più fruttuosi obiettivi.
Per esempio l’opportunità nel prossimo futuro di mappare ed estendere la rete di percorsi rurali e alternativi alla viabilità ordinaria per connettere le frazioni attraverso una mobilità dolce ed inclusiva. Avvicinare l’anziano ai suoi luoghi natii non è solo un modo per riportare alla memoria spazi e momenti di una vita vissuta, ma anche per mostrare all’esterno, ai giovani e a tutti i cittadini, la memoria storica tangibile di chi, quegli stessi spazi li ha vissuti, creati e amati. In questo modo, riconoscere l’importanza di simili progetti aiuta a rendere evidente il necessario lavoro di dialogo per migliorare i territori e aprirsi sempre di più ad una inclusività a tuttotondo.
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