Il caso
martedì 22 Luglio, 2025
Verde pubblico, il sindaco di Isera scrive ai cittadini: «Situazione critica, lavori affidati da 10 a 4 persone dalla precedente giunta. Decoro a rischio»
di Redazione
Emanuele Valduga ha voluto spiegare le ragioni di una cura insufficiente del verde pubblico. Le ragioni, dice, sono legate al taglio dell'Irpef e al recupero di risorse attuato dalla precedente amministrazione

Una lettera aperta alle cittadine e ai cittadini, per spiegare le ragioni di una certa incuria negli spazi verdi del Comune di Isera. Il sindaco Emanuele Valduga ha preso carta e penna, riepilogando le criticità che vive il municipio della Vallagarina: «Come neo-eletta amministrazione comunale di Isera, fin dai primissimi giorni del nostro mandato, abbiamo dovuto affrontare un vero e proprio problema: la gestione del verde pubblico. Si tratta di un tema molto delicato, perché riguarda il decoro urbano, la vivibilità e l’attrattività turistica dell’intero territorio», premette.
Il tema, dice, è serio: «Purtroppo, fin da subito, ci siamo resi conto che sarebbe stato impossibile riuscire a garantire anche il minimo livello di cura che un paese bello come Isera e tutte le sue frazioni meritano. Attraverso questo comunicato stampa desideriamo quindi raggiungere tutti i cittadini e tutte le cittadine di Isera e frazioni per dire loro che il Sindaco, la Giunta e l’intera maggioranza comunale sono pienamente consapevoli della situazione e che sono profondamente dispiaciuti di non riuscire a rendere ad Isera la dignità che merita».
Ancora: «Con questo comunicato stampa desideriamo spiegare ai cittadini le ragioni per le quali, ad oggi, la cura del verde risulta insufficiente. Ad oggi la cura del verde sul territorio comunale è completamente demandata ai lavoratori dell’intervento 33D, che come Amministrazione desideriamo ringraziare per l’impegno quotidiano a favore del territorio. Tuttavia, se fino all’anno scorso le squadre operative sul territorio di Isera erano 2, per un totale di 10 persone impegnate, quest’anno opera sul territorio soltanto una squadra di 4 persone. E questo per una ragione che abbiamo consapevolmente sollevato anche nei mesi di campagna elettorale: l’amministrazione che ci ha preceduto, al fine di abbassare l’addizionale comunale IRPEF, ha dovuto necessariamente operare dei tagli sul bilancio comunale (sul quale oggi operiamo noi, avendolo raccolto in eredità!) e uno di questi ha riguardato proprio l’intervento 33D, la cui voce a bilancio è stata sostanzialmente dimezzata rispetto all’anno precedente. La logica conseguenza di questa scelta è proprio l’insufficiente cura del verde che oggi si riscontra sull’intero territorio».
«Si tratta di scelte politiche che noi ereditiamo, e che stiamo provando ad affrontare con tutti gli strumenti a disposizione, in quanto a muovere il nostro agire non è il desiderio di scaricare colpe, bensì la responsabilità di trovare soluzioni. Basti pensare che stiamo chiedendo al cantiere comunale di dedicarsi quasi completamente alla cura del verde, anche se questo di certo non dovrebbe essere il suo compito principale. Pure in riferimento al cantiere comunale, purtroppo, siamo costretti a prendere atto dell’effetto dei tagli al bilancio di cui sopra. Appena insediati ci siamo resi conto che per l’unica risorsa a tempo determinato con contratto in scadenza non era prevista la copertura per rinnovo del rapporto professionale e in un solo mese di legislatura è stato materialmente impossibile reperire le risorse per poter invece prorogare il contratto. Il risultato è che anche lo stesso cantiere comunale, ad oggi, è sotto organico, ma stiamo lavorando al fine di risolvere anche questa situazione».
E ora? «In ogni caso, stiamo già lavorando perché la situazione di quest’anno non si ripeta anche in futuro e la promessa che ci sentiamo di fare alla cittadinanza di Isera e delle sue frazioni è che ci impegneremo al massimo perché, l’estate prossima, sia garantita al nostro territorio comunale la dignità che merita. In conclusione, desideriamo ringraziare anche tutti coloro che, rendendosi conto della situazione difficile, stanno contribuendo fattivamente con piccoli ma significativi lavori di cura intorno alle proprie abitazioni o in altri spazi pubblici bisognosi di intervento. È da questi gesti di co-responsabilità e partecipazione che una comunità può crescere come collettivo, abbattendo e contrastando la diffusa logica dell’individualismo: a Isera, e questa è solo l’ennesima dimostrazione, si vive bene perché c’è ancora un forte senso di appartenenza! Un sincero ringraziamento, dunque!»