Alla mostra del cinema
domenica 8 Settembre, 2024
di Davide Orsato e Sergio Zanella
Un trionfo trentino. E del mondo onirico. «Un film nato dal sogno, ma che non sapevo che sarebbe finito con un sogno», sono state le primissime parole della regista Maura Delpero che nel paese della val di Sole, a ridosso del Tonale, ha le sue origini. Ora quel paese, «Vermiglio» è anche il titolo di un pellicola capace di vincere, a Venezia, il Leone d’argento. Subito dietro a un gigante della cinematografia internazionale come Pedro Almodovar che con la sua «Stanza accanto» ha vinto quello d’oro. Ambientato negli anni terminali della seconda guerra mondiale, racconta la storia di un soldato, venuto da lontano, che nella valle trova rifugio e l’amore. Uno spunto per raccontare tragedie nazionali, diventate storia, e personali, private ma in cui tutti sono capaci di riconoscersi un po’.
Il sogno a cui ha alluso Delpero (nata a Bolzano ma con ascendenze, per l’appunto, solandre) ha visto come protagonista il padre e una casa legata all’infanzia, che appare nel film. Vermiglio è anche una produzione internazionale (italiana, francese e belga), «realizzato con soldi pubblici», come ha sottolineato la regista al momento della premiazione. «Voglio ricordare — le sue parole — che senza questi fondi pubblici questa storia non sarebbe potuta essere recitata in dialetto, non avrebbe avuto la sua musica e non avrei potuto scegliere i volti uno ad uno». Poi un sentito ringraziamento. «Grazie a chi mi ha permesso di conciliare il mio lavoro con la famiglia, mi auguro che non si lascino più sole le donne. Deve essere una questione di tutti».
Vermiglio ha anche il sostengo di Trentino Film Commission: «La soddisfazione è grande», il commento a caldo del presidente della Provincia Maurizio Fugatti e della vice Francesca Gerosa. E naturalmente è orgogliosa del risultato la val di Sole. «Siamo stati a Venezia negli scorsi giorni per vedere la prima del film è stata un’emozione unica, ma questa notizia va oltre ogni aspettativa — le parole della vicesindaca di Vermiglio Valentina Mariotti — Complimenti alla Delpero e a tutto il cast, è stato un lavoro lungo 3 anni che ha coinvolto l intero paese, con una cura maniacale». Ora Vermiglio pensa a festeggiare il suo film eponimo con una proiezione in esclusiva in paese: la data sarà comunicata nei prossimi giorni.
Anche un altro film, in parte «made in Trentino» è stato premiato, con il Leone di vetro (che premia le produzioni venete). Si tratta di «Vite Parallele», di Hermann Zadra. Nel cast della pellicola, che affronta il tema delle vite di persone con autismo, anche studenti e docenti dei licei Russel di Cles e della scuola di Villa Lagarina.
L'intervista
di Tommaso Di Giannantonio
Il sindaco di Trento: «Buco delle Vigiliane? Si attesta a 155mila euro, non a 490. I finanziamenti pubblici arrivano a 450mila Gerosa, ora serve serietà»