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domenica 6 Novembre, 2022

Valsugana, sogno Spartan Race

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La proposta del campione Matteo Lorenzin: «siamo un territorio perfetto per questo sport»

«Un percorso attrezzato per Ocr in Valsugana». Questo il sogno di Matteo Lorenzin, trentenne di Castelnuovo che in questi giorni è impegnato nel Trifecta world championship, campionato mondiale di Spartan Race che si disputa a Sparta, in Grecia.
La Spartan Race fa parte dell’Ocr, acronimo di Obstacle course race. Che, tradotto, significa «corsa con ostacoli». Si tratta di gare di corsa di varia distanza (dai 5 agli oltre 50 km) e difficoltà, prevalentemente su circuiti sterrati e spesso impervi, che prevedono il superamento di ostacoli disposti lungo il percorso: strisciare sotto il filo spinato, attraversare profonde buche di fango, scavalcare muri in legno di diversi metri d’altezza, trasportare sacchi pieni di sabbia, trascinare catene, camminare in equilibrio sulle corde, tirare il giavellotto… Disciplina con radici nell’antica Grecia e Roma, con oggi oltre venti milioni di praticanti ne mondo.
Uno sport dove serve forza e resistenza fisica ma anche mentale. Occorrono la giusta tecnica di corsa, capacità di superare gli ostacoli, equilibrio, mobilità, forza fisica, disciplina, dedizione, corretta alimentazione.
In Trentino è ancora poco conosciuta, ma questa disciplina, che ricorda in parte i percorsi militari, è considerata il fenomeno sportivo del momento, destinato a crescere nei prossimi anni anche da noi. In Italia sta prendendo sempre più piede, con tanto di Federazione Italiana OCR e si sta valutando il suo inserimento ai Giochi Olimpici.
Ecco, dunque che il sogno di Matteo, un parco di allenamento in Valsugana, non sembra poi così impossibile.
Basti pensare al padel, sport fino a pochi anni fa semisconosciuto, che ora conta tantissimi appassionati anche in valle con i Comuni di Roncegno e Castel Ivano che stanno progettando la realizzazione di campi dove praticarlo.
Sportivo appassionato (in passato ha giocato a tennis tavolo e a calcio in alcune compagini locali), dopo una serie di infortuni col pallone, Matteo nel 2021 è stato costretto ad appendere le scarpette al chiodo. «Avevo le stampelle ed ero nel bel mezzo di un trasloco quando mi è passata per le mani una scatola dove tenevo le medaglie vinte da ragazzo. Mi ha colpito quella di una gara di OCR a cui avevo partecipato in forma amatoriale nel 2017 con degli amici» ricorda.
Mentre la osserva, nella sua testa scatta la molla. «Mi sono detto: una volta tolto il gesso alla gamba torno a correre e in quella scatola metterò altre medaglie. In un anno parteciperò al mondiale».
Così a novembre 2021 inizia ad allenarsi, nella corsa e in palestra, seguito da un preparatore atletico. Mette giù un calendario di gare del campionato Spartan Race a cui intende partecipare, e si prepara duramente.
«Mi sono fissato un obiettivo: la qualificazione al campionato mondiale 2022. In Italia però ce ne sono poche, quindi ho deciso di iscrivermi anche a corse all’estero». Le prime a Palma de Maiorca, ad inizio aprile. E poi Slovenia, Alleghe (dove è arrivato nono), Novara. Ad accompagnarlo e sostenerlo in queste trasferte sono sempre presenti la fidanzata Francesca, l’amico Cristian e infine Niko, un ragazzo sloveno conosciuto in gara e con cui, grazie alla condivisione di questo sport, ha stretto un forte legame.
La costanza premia e l’obiettivo viene raggiunto: in appena un anno da quando ha messo da parte le stampelle, Matteo riesce a qualificarsi per il Trifecta World Championship che lo vede impegnato in questi giorni insieme ai migliori atleti del mondo nelle tre distanze dei 5, 10 e 21 km a Sparta. Al mondiale correrà con una maglia sua, creata con alcuni sponsor per dar senso alla fatica fatta finora.
Arrivare a questo risultato, perseguire l’obiettivo che si era dato non è stato facile: un anno di impegno, sacrifici. Tutto da solo.
In Trentino, infatti, non ci sono società né strutture attrezzate dove allenarsi. Le più vicine sono in Veneto. «Ho trovato anche percorsi di 10 km attrezzati. Qui mancano. Io mi alleno a casa. Appassionati ce ne sono anche nella nostra provincia, sarebbe bello allenarsi insieme su un percorso attrezzato qui in Valsugana e creare una squadra, far conoscere questo sport». La sfida è lanciata, un nuovo sogno che qualche amministrazione potrebbe fare proprio.