grandi opere
martedì 1 Luglio, 2025
Una stazione delle corriere, un parcheggio da 150 posti e un grande giardino da cinquemila metri quadrati: ecco il nuovo Hub di Trento
di Elisa Egidio
I lavori nell’area ex Sit sono già al 65%, Ianeselli: «Un bell’esempio di rigenerazione della città»

La città di Trento avrà un “ex” in meno. I lavori per la realizzazione dell’Hub di interscambio della mobilità nell’area ex Sit sono infatti già al 65%. La chiusura dei lavori è prevista per dicembre 2025 con il collaudo dell’opera entro marzo 2026 nel rispetto delle tempistiche dei finanziamenti del Pnrr. Completata la parte strutturale del fabbricato viaggiatori e della stazione delle autocorriere, è prevista per i prossimi giorni l’installazione della scala in carpenteria metallica per l’accesso alla copertura verde, che verrà allestita con l’inizio dell’autunno. L’opera è stata finanziata quasi interamente dai fondi del Pnrr (20 milioni su un costo complessivo di 22 milioni e 730 mila euro), dal Comune (22 400 000 euro di cui 20 000 000 finanziati dallo Stato) e dalla Provincia Autonoma di Trento (330 000 mila euro).
Il progetto prevede la nuova stazione delle autocorriere al piano terra e, al piano interrato, un parcheggio pubblico ad uso pertinenziale da circa 150 posti auto e 10 posti per moto/scooter. La copertura dell’edificio, che sarà aperto al pubblico, ospiterà un grande giardino pensile da oltre 5 mila metri quadrati, che si caratterizzerà per alcune soluzioni orientate alla transizione ecologica, con un’area dedicata alla biodiversità vegetale. La parte dedicata all’accoglienza del pubblico ospiterà anche una sala d’attesa, un locale bagni e un’area family. Lo spazio aperto pavimentato sarà inoltre progettato per raccogliere e riutilizzare le acque piovane. Esternamente sono previsti 20 posti per ricarica delle bici elettriche sia nella copertura sia in adiacenza al ciclobox esistente.
I lavori sono stati affidati all’associazione temporanea di imprese Mak Costruzioni e Cooperativa Lagorai con la formula dell’appalto integrato, comprensivo quindi anche della progettazione definitiva ed esecutiva. Il cantiere è stato allestito a partire da novembre 2023 con la consegna formale delle aree, la posa delle recinzioni e dei baraccamenti e la modifica della viabilità su Lungadige Montegrappa.
Particolarmente delicata la fase della bonifica ambientale, eseguita tra febbraio 2023 e settembre 2024 per il recupero del sito che risultava compromesso dall’inquinamento causato dalle lavorazioni industriali dell’ex gasometro tra il 1860 e il 1968. Il progetto di bonifica ambientale, approvato già in fase di Piano di fattibilità tecnico economica da Appa, ha previsto lo scavo dei punti maggiormente inquinati in ambiente confinato, grazie al montaggio di una tensostruttura con ricircolo dell’aria gestito attraverso un sistema di filtraggio. L’attività di bonifica si è svolta con il monitoraggio dell’aria e della falda con il coordinamento di Appa. «Salvo le criticità legate allo scavo della bonifica inziale, i tempi ad oggi sono stati rispettati», ha premesso l’ingegnera Federica Gasbarrone, che ha coordinato i lavori. «Si tratta di un progetto di non facile realizzazione, con da una parte la ferrovia, dall’altra l’Adigetto, ma nonostante i vincoli il cronoprogramma è stato rispettato», ha aggiunto. «La parte di fondazione verso il Lungadige è stata già predisposta per accogliere la funivia, lì dove adesso è posizionata la gru». «Paradossalmente questo lo dobbiamo al Covid, grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha chiosato il sindaco Franco Ianeselli – sono investimenti che con orgoglio stiamo sviluppando con la Provincia entro i tempi previsti». «Lo chiamiamo Hub di interscambio della mobilità, perché c’è la stazione delle corriere, la partenza della funivia, il posto per le biciclette e un parcheggio di 150 posti sotto», ha spiegato il sindaco. Un progetto che ha anche l’obiettivo di riavvicinare la città al suo fiume. «Qui siamo tra il fiume e la ferrovia. Sappiamo poi che il progetto di interramento aprirà ulteriori possibilità ma già questo è un bell’esempio di rigenerazione», ha spiegato il primo cittadino. Resta aperto uno spazio di riflessione sulla realizzazione della stazione delle corriere. «Se si vuole valorizzare quell’area è importante non aspettare troppo tempo», ha sottolineato il sindaco. «Prima dell’inizio dei lavori qui è stata fatta un’importantissima opera di bonifica – ha rilanciato la vicesindaca Elisabetta Bozzarelli – e questo testimonia come un impegno di riurbanizzazione e di rigenerazione urbana di questo luogo è passato attraverso un lavoro di bonifica per dare alla città un luogo bonificato, nella sua completezza e bontà del suolo». «Sarà un hub intermodale per la capacità di interconnettere servizi diversi e contiamo che possa essere un beneficio non solo per i cittadini di Trento ma per tutto il territorio provinciale», ha sottolineato la vicesindaca. «È un ex che si toglie, perché questa è un’area che ha un’altra destinazione, quella dell’intermodalità – ha aggiunto l’assessore provinciale Matia Gottardi – quell’intermodalità che incide sulla città e su tutta la provincia».