Letture

sabato 17 Dicembre, 2022

Un natale da leggere: titoli e autori sotto l’albero

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Il 25 dicembre si avvicina: il libro è sempre un gradito regalo, per chi lo dona e per chi lo riceve

Certo: i libri vanno letti (e regalati) sempre. Ma è ormai inveterato costume che nei pressi del Natale il caro vecchio libro (foss’anche nella versione elettronica) diventi tra i preferiti per finire sotto l’albero. Non a caso il mercato editoriale parla di «strenne di Natale». Dunque, qualche consiglio. Beninteso, non troverete i soliti noti (titoli alla Vespa, Gramellini, Volo e Littizzetto, per capirci), bensì il caldo invito ad acquistare nelle librerie in carne ed ossa, specie in quelle dove libraie e librai sanno il fatto loro. Forse, nel fatto che quest’anno le vendite in libreria sono cresciute, seppur di poco, mentre l’online arretra e la grande distribuzione va sotto del 12 per cento, ci sta che trovare chi elargisce un consiglio e due chiacchiere è meglio di un carrello riempito nel computer?
Dalla premessa è inevitabile saltare al Piccolo galateo illustrato per il corretto utilizzo dei libri (il Saggiatore, € 15). Un divertente e solo apparentemente scanzonato viaggio per rispondere a domande tipo: è consentito o no fare le orecchie ai libri? Con che tipo di matite si sottolineano? Quali sono le tecniche infallibili per farseli restituire? Perché la nostra vita di lettrici e lettori è ricca di imprevisti, anche.
Per chi vuole restare dentro la (cruda) attualità, Il viaggio più lungo di Oksana Zabuzko, la più importante scrittrice e intellettuale ucraina. Il suo è un pamphlet lucido e pieno di rabbia: come abbiamo potuto lasciare che un nuovo totalitarismo prendesse piede nella complicità generale? Cosa c’è in gioco in questa guerra nel cuore dell’Europa? (Einaudi, € 13).
Per chi vuole andare a ritroso (neanche tanto) nella storia, Gli anni neri di John Foot (Laterza, € 28). Lo storico britannico, in un saggio corposo, ricorda come la conquista del potere da parte del fascismo, cento anni fa, si caratterizzò per l’uso di una violenza smodata e senza limiti. Pestaggi, uccisioni, linciaggi, devastazioni, incendi. Forse, sottolinea, è stata dedicata poca attenzione all’uso della violenza da parte dei fascisti e al ruolo anche simbolico che questo ha avuto. Una storia ricostruita a partire da singole vicende individuali, spesso dimenticate.
Per chi ama i romanzi: Come il vento di Geraldine Brooks (Neri Pozza, € 20). Una delle scrittrici contemporanee più amate si ispira a un cavallo, alla vera storia di Lexington, il primo grande purosangue d’America, a metà dell’Ottocento, per imbastire una storia di passione e coraggio dove lo schiavismo e il razzismo sono ben presenti.
Per chi ama i romanzi italiani, la sorpresa dell’anno, il «migliore» secondo Fahrenheit Radio3, con ristampe in serie. Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi (Laurana editore, € 22) è una vertiginosa e avventurosa cavalcata, ricca all’inverosimile di personaggi (compresi Edmondo Bo, frenatore poeta ed Epa, cartografo samoano), storie, luoghi, persino tempi: da Asti, Repubblica Sociale Italiana, febbraio 1944 alle ferrovie del Messico, appunto, tra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo scorso. Un monumentale romanzo corale, ora spassoso ora commovente, in compagnia del protagonista, Cesco.
Per chi ama i romanzi che lasciano un segno, Adattarsi di Clara Dupont-Monod (Clichy, € 17). In una zona di aspre montagne nasce un bambino disabile, «inadatto» alla vita della sua famiglia. Eppure la storia del rapporto che legherà «l’inadatto» al fratello maggiore (e in modo diverso alla sorella) è luminosa navigazione attorno al sempiterno tema della sofferenza. Lettura scomoda, come dev’essere la letteratura. Di più, per dirla con Ottavio Missoni, che non era solo maglioni colorati: «la lettura è miracolosa, con pochi euro si può passare una serata con il signor Voltaire (o con Clara Dupont-Monod, ndr.), mentre tante volte ti siedi al bar a parlare con un c… qualsiasi».
Per chi ama le lande letterarie americane: Gesù dell’uragano e altre storie di James Lee Burke (Jimenez, € 18). Oltre quaranta romanzi all’attivo, uno degli scrittori più importanti, capace di spaziare dal giallo a racconti come questi, sullo sfondo delle coste del Golfo devastate dagli uragani. Uno stile lirico, personaggi che escono dalla pagina, temi immancabili: amore, sesso, amicizia, guerra, violenza domestica.
Possono mancare graphic novel, o romanzo (o saggio) a fumetti che dir si voglia? La tendenza è chiara: è il genere che tira di più, al momento, insieme al fenomeno manga. Oriana. Una donna libera di Giuseppe Galeani e Paola Cannatella (Rizzoli, € 29) è appunto un romanzo grafico dedicato a Oriana Fallaci. La giornalista più amata e odiata del Ventesimo secolo viene raccontata dall’infanzia a Firenze all’esperienza come staffetta partigiana fino al controverso impegno civile dopo gli attentati dell’11 settembre.
Per chi ama lo sport? Dalla casa editrice di riferimento, dal nome più ostico che ci sia — 66thand2nd — ma dalla qualità garantita, due proposte: l’attualissimo Messi di Fabrizio Gabrielli (€ 18) e il rombante Il romanzo del Fuji. Lauda, Hunt F1 1976 dell’infaticabile cantastorie (storyteller per chi non conosce l’italiano) Diego Alverà. Del primo inutile aggiungere altro: è la cronaca di queste settimane a sottolinearne l’importanza. Il secondo è ideale per i patiti dei motori e dei retroscena ai box.