Trento

martedì 3 Gennaio, 2023

Un chilo di coca nascosto nel vano della batteria dell’auto. 3 arresti

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I tentativi di nascondere la sostanza stupefacente sono stati vani al momento di uno scrupoloso controllo da parte della Guardia di Finanza di Trento

In viaggio con un chilo di cocaina nel bagagliaio dell’auto. Un carico illegale avvolto nel nastro da pacchi, occultato nel vano batteria. Accortezze, queste, non comunque sufficienti a farla franca. Il nascondiglio non si è infatti rivelato valido: è stato scovato nel corso del controllo messo in atto dalla guardia di finanza. E per i tre a bordo dell’auto è scattato l’arresto. In flagranza. Il quantitativo di polvere bianca, che una volta immesso sul mercato, venduto allo spaccio al minuto, avrebbe reso la maxi cifra di 270 mila euro circa, è finito sotto sequestro. Gli inquirenti non escludono che lo stupefacente fosse destinato alle piazze di Trento, ma indagini sono ancora in corso per ricostruire gli altri anelli della catena dello spaccio.
L’arresto dei tre, giovani cittadini marocchini che risultano avere una dimora in provincia di Bergamo e pure precedenti, è scattato nei giorni scorsi, nell’ambito dei consueti servizi di controllo del territorio finalizzati alla pubblica sicurezza e alla prevenzione dei reati in genere. Ad operare i finanzieri del Gruppo di Trento, impegnati nei controlli stradali di routine. Hanno mostrato la paletta a una vettura di grossa cilindrata che stava percorrendo una delle principali strade di ingresso nel capoluogo trentino. Un mezzo che evidentemente ha insospettito i militari. E il loro fiuto investigativo non ha sbagliato. Uno degli occupanti del mezzo controllato ha fin da subito manifestato un eccessivo nervosismo, tanto che i finanzieri hanno effettuato un controllo ancora più accurato del mezzo. Ed ecco che, verificando i vari spazi, hanno rinvenuto all’interno del vano batteria, nel bagagliaio, un panetto di cocaina del peso complessivo di un chilo. Sostanza stupefacente che, anche in base al livello di purezza emerso della analisi, avrebbe potuto rendere almeno 4500 dosi che, una volta spacciate al dettaglio, avrebbero fatto incassare un totale di 270 mila euro. Quanto ai fermati, ai tre corrieri di 40, 36 e 27 anni, tutti extracomunitari con dimora nel Bergamasco, sono stati trasferiti nel carcere di Spini di Gardolo come disposto dal pubblico ministero Davide Ognibene. I tre dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Quando compariranno davanti al giudice per l’interrogatorio di convalida, accompagnati dal loro avvocato, potranno rispondere alle domande, per chiarire la loro posizione, o invece avvalersi della facoltà di non rispondere, trincerandosi dietro un muro di silenzio.
Intanto gli accertamenti da parte delle fiamme gialle di Trento proseguono per individuare la fonte di approvvigionamento del droga e per capire a chi fosse destinata. Informazioni potrebbero emergere anche dai cellulari sequestrati.