Il bilancio
giovedì 28 Novembre, 2024
di Redazione
Il Punto d’Incontro di Trento ha pubblicato i dati sul suo impegno nel 2024 e rilanciato una campagna per sostenere i progetti del 2025. Sono proprio i numeri a raccontare quanto sia prezioso il lavoro fatto da operatori e volontari.
Alcuni dati sull’Accoglienza
«Il 2024 si conferma un anno importante, denso di presenze e di relazioni, di domande e di incontri – scrive il Punto d’Incontro – Da gennaio a fine settembre 2.050 persone senza dimora hanno chiesto il nostro aiuto almeno una volta: più della metà li abbiamo conosciuti quest’anno. Vengono in gran parte dal Marocco e sono molto spesso giovani e particolarmente fragili».
Nello stesso arco temporale il Punto d’Incontro ha distribuito 44.974 pasti (in media circa 200 pasti al giorno), fornito supporto relazionale (1.468 colloqui individuali), supporto amministrativo e segretariato sociale (1.012 colloqui individuali), fornito domicilio postale a 838 persone, 213 residenze), custodito il bagaglio nel nostro deposito a 121 persone (186 colli).
Le persone vengono al Punto d’Incontro anche per fare una doccia: è successo 2.837 volte e a 265 persone abbiamo fornito vestiti puliti. «Grazie alla collaborazione con il Gris, Centro Astalli e Avvocati per la solidarietà, i nostri ospiti hanno avuto orientamento e supporto medico, giuridico e accompagnamento nelle pratiche digitali».
Ma chi cerca un pasto, chiede in realtà un posto
«Siamo riusciti, grazie alla generosità dei molti donatori (lo scorso anno raccolti più di 62mila euro), a trasformare i pasti in posti, proponendo percorsi di formazione al lavoro nel nostro laboratorio di falegnameria e diversi laboratori occupazionali: complessivamente da gennaio a ottobre di quest’anno abbiamo coinvolto 24 persone, offrendo complessivamente 687 giornate pari a più di 3.400 ore di formazione. Abbiamo visto sguardi alzarsi, prospettive rinforzarsi, percorsi riprendere vigore. Abbiamo visto in molti occhi una luce nuova. Grazie davvero per questo sforzo comune».
Ma il “posto” vuol anche dire possibilità di uscire dalla strada: «con Comune di Trento ed Itea abbiamo avviato l’esperienza di due appartamenti (casa Dante e casa Fabrizio) in cui accogliamo persone senza dimora che intraprendono percorsi di formazione al lavoro nel nostro Laboratorio di falegnameria».
Fa freddo! Apriamo anche domenica!
«Puntuale come ogni anno arriva l’inverno. Il freddo punge e lo vediamo negli sguardi di chi la mattina arriva al Punto d’Incontro dopo una ennesima notte passata in strada. Anche quest’anno dal 1 dicembre a metà marzo il Consiglio di amministrazione della cooperativa ha deciso di aprire straordinariamente anche la domenica mattina, per offrire un posto caldo, una colazione e soprattutto un momento di accoglienza. Lo facciamo insieme ad operatori, volontari della cooperativa, aperti al contributo anche di altre realtà».
Non lo scartare!
Infine il Punto d’Incontro ha lanciato la sua nuova campagna di solidarietà. «Vogliamo continuare e far crescere sempre più robusto l’albero dell’accoglienza, coltivando la speranza concreta di uscire dalla strada, provando a stare insieme in modo nuovo, imparando un lavoro, trovando luoghi per nuovi inizi. Perché non ci basta provare a garantire la sopravvivenza ma vogliamo offrire di più. Perché le persone che incontriamo non sono pacchi da scartare, presenze scomode da evitare, ma regali da scambiare. Con l’obiettivo di proseguire con ancora più forza nella costruzione concreta di percorsi di uscita dalla strada, di formazione, di trasformazione dei Pasti in Posti, di opportunità di inserimento nella nostra falegnameria, torniamo a chiedere ai cittadini, agli amici del Punto d’Incontro, di aiutarci e di sostenerci. Perché desideriamo innanzitutto farlo insieme»!
L’invito quindi è quello di partecipare alla campagna donando opportunità di formazione e di socializzazione in contesto lavorativo. Lo si può fare fare effettuando un versamento sul conto corrente della cooperativa Punto d’Incontro IT80E083040184500004536170 presso la banca per il Trentino Alto Adige con la causale «Non lo scartare»