il caso
sabato 3 Maggio, 2025
Un altro rave party a Comano Terme, il sindaco: «Sono andato sul posto e ho chiamato le forze dell’ordine. Ma mi sono dovuto subito allontanare»
di Redazione
Centinaia di persone a Malga di Vigo Lomaso, come tre settimane fa. Zambotti: «Ho fatto presente che si trattava di una proprietà privata ma mi hanno fatto capire che era meglio che me ne andassi»

Le prime telefonate al sindaco Fabio Zambotti sono arrivate intorno alle 22.30 di giovedì primo maggio. Segnalavano «strani» movimenti in direzione della val Lomasona. Nello specifico una lunga carovana di mezzi che si dirigevano verso la località Malga di Vigo Lomaso, teatro appena poche settimane fa di un rave party. «Ho visto io stesso la lunga di colonna di auto che passava ed ho chiamato subito le forze dell’ordine», ha raccontato Zambotti, che sta trascorrendo una vigilia elettorale (è candidato unico a Comano Terme) tutt’altro che tranquilla.
«Poco dopo mezzanotte sono andato sul posto, dove stavano allestendo fari e generatori – racconta ancora il sindaco – ho fatto presente che si trattava di una proprietà privata e mi hanno fatto capire che era meglio che me ne andassi». Vista l’aria che tirava e l’arrivo di centinaia di mezzi in valle, il sindaco ha prudentemente preferito allontanarsi dal luogo dove in tutta evidenza stavano preparandosi ad un rave party. «Ho avvisato l’assessore provinciale Mario Tonina e il dirigente generale della Provincia Raffaele De Col». Va da sé, il problema è di ordine pubblico ed evidentemente di competenza della Questura. Nel corso della giornata di ieri numerosi mezzi delle forze dell’ordine si sono portati in zona per verificare la situazione.
Da anni la Malga di Vigo Lomaso viene scelta come sfondo per l’organizzazione di rave party, al punto che in passato proprio il sindaco Zambotti aveva emesso un’ordinanza di divieto di accesso alla val Lomasona per prevenire questi eventi. Provvedimenti che, evidentemente, non bastano.
L’ultimo rave party risale ad appena tre settimane fa: nell’occasione c’è stato un intervento immediato da parte delle forze dell’ordine, che ha istituito posti di controllo sia a Comano che a Padaro, dal lato di Arco. In quell’occasione sono state 217 le persone identificate.