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venerdì 2 Giugno, 2023

Trasporti notturni, il sindaco Ianeselli: «Al lavoro per studiare più corse»

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L'intervista della classe 4INB dell'istituto Buonarroti
L’intervista del sindaco in aula

Ha ben chiaro il problema e assicura che per giovani l’amministrazione del capoluogo sta riflettendo a soluzioni concrete, specie notturne, per facilitare i trasporti. Franco Ianeselli, Sindaco di Trento conferma l’interlocuzione con Trentino Trasporti. Altrove i night bus non sono del tutto soddisfacenti, per questo si pensa piuttosto a rafforzare le corse serali.

Sindaco Ianeselli, per prima cosa ci spiega cosa significa essere il primo cittadino?
«Un modo per raccontare la vita del sindaco è guardare la sua agenda. Vi faccio un esempio, questo è il programma della mia giornata: la mattina dalle 7:30 alle 8:30 incontro per problematiche legate a Dolomiti Energia, dalle 8:30 alle 11:00 una riunione annuale con le Farmacie Comunali, dalle 11:00 alle 11:30 conferenza stampa per il rinnovo ostello della gioventù in zona Santa Maria Maggiore, ora l’intervista qui con voi, dalle 13:00 alle 14:00 incontro con gli Alpini, dalle 14:00 alle 15:00 incontro con i soci dell’autostrada A22, dalle 16:00 alle 17:00 inaugurazione di un murales vicino al Liceo da Vinci dedicato a Fausto e Iaio, Fausto Tinelli era un ragazzo trentino che nel 1978 è stato ucciso a Milano da dei terroristi, dalle 17:00 alle 19:00 40esimo anniversario delle Feste Vigiliane e infine un incontro con i consiglieri comunali. Insomma: l’attività dura più o meno dalle sette del mattino alle 22/23, e quest’ultima parte della giornata la passo a rispondere ai cittadini sui miei vari social dove sono facilmente raggiungibile».

Lei crede che i servizi presenti sul territorio dedicati ai giovani siano sufficienti?
«No, non credo. La città è meravigliosa in generale ma particolarmente per le giovani famiglie con figli, gli asili nido coprono tutti i posti e la città è piena di verde e i dintorni della città sono una palestra a cielo aperto. Ma è una città più difficile per i più giovani perché non siamo una metropoli. Parlo tanto anche con gli universitari e mi dicono che hanno un po’ di difficoltà sull’offerta culturale. Adesso rispetto alla mia generazione c’è una permanenza molto più prolungata nel centro storico e questo lascia insoddisfatti gli studenti e arrabbiati i residenti, per questo motivo stiamo lavorando a un quartiere della città dedicato alla socialità notturna. C’è anche un problema di genere per le giovani che escono la sera, abbiamo un indagine che dice che i ragazzi si sentono sicuri sempre in città, mentre le ragazze che tornano a casa la sera tardi non si sentono sicure in alcune parti della città, un tema che va affrontato».

Per chi non ha la patente o comunque si muove con i mezzi pubblici non è sempre facile, esistono ancora dei deficit, specie nelle ore serali. Cosa ne pensa e a cosa state pensando?
«Stiamo lavorando molto sulla ciclabilità, mentre per quanto riguarda i trasporti pubblici durante le ore notturne c’è un problema, sia per quanto riguarda un collegamento interno alla città, sia per quanto riguarda un collegamento per chi viene da fuori; noi siamo una città che vuole essere giovane ma non abbiamo un night bus, ci sono per il momento sperimentazioni di un servizio notturno prenotabile nell’alto Garda».

Quindi sarebbe possibile un potenziamento dei trasporti notturni?
«Sì, ne stiamo discutendo con Trentino Trasporti che al momento sta riscontrando una carenza di autisti e quindi di conseguenza non sempre riesce a garantire il rientro durante le ore notturne e più in generale la partenza di tutte le corse».

Quali sono le iniziative prese per incentivare i giovani a partecipare alla vita politica?
«I migliori metodi per partecipare attivamente alla vita politica possono indubbiamente essere la partecipazione all’associazionismo e al volontariato, per esempio presso istituzioni quali i corpi dei vigili del fuoco volontari sparsi sull’intero territorio provinciale, presso la stella bianca o altri enti che esercitano il volontariato. Si può inoltre partecipare maggiormente alla vita politica della città in qualità di attivisti politici e/o tramite organizzazioni strutturate come la consulta degli studenti. Per quanto riguarda i fondi sulla cultura si cerca di non proporre tutto per gli over 30; è ora di pensare alle diverse fasce di età».

Quali sono le iniziative da mettere in campo per permettere lo sviluppo dello sport in Trentino?
«Oltre ad essere la città ospitante del festival dello sport abbiamo il vanto di essere una città in cui c’è molta pratica sportiva. Abbiamo il Bondone che è una palestra all’aperto ed un concetto di sport che è sempre più plurale; non troviamo infatti solo il calcio ma il comune rischia di non star dietro a tutte le richieste inerenti le diverse pratiche sportive a causa dei molti sport in crescita. Si sta discutendo con la provincia per avere più spazi possibili destinati all’attività fisica nella zona di San Vincenzo ma la grande forza della città sta nei campi di quartiere. Sono stati destinati 7 milioni di Euro per la ristrutturazione delle piscine Fogazzaro che rimarranno chiuse per 2 anni ed altri 12 milioni per la costruzione della nuova piscina olimpica al chiuso dove c’è il Palatrento».

Dato che alcuni nostri compagni hanno registrato un podcast riguardante le famiglie arcobaleno, potrebbe gentilmente parlarci della sua posizione in merito ai figli all’interno di tali famiglie?
«Ho firmato un atto di nascita che riguarda un bambino concepito tramite fecondazione eterologa. Si è scelto il principio di uguaglianza, perché lo stesso sarebbe stato fatto in caso di una coppia composta da mamma papà Una situazione ben diversa riguarda gestazione per altri (definita, spesso e impropriamente “«”utero in affitto”, ndr) e non riconosciuta in nessun caso dall’ordinamento italiano. È evidente che nel nostro paese ci sia un vuoto normativo che incide negativamente e in modo ingiustificato sui diritti dei minori. Si tratta di una situazione discriminatoria. In altri Paesi la questione è già stata risolta e quello che dobbiamo tutelare è il diritto dei neonati».