Meteo
giovedì 9 Febbraio, 2023
Trentino, notte polare e -20 gradi in quota. Ma il freddo ha le ore contate
di Davide Orsato
Nelle ultime ore le temperature più basse dell'inverno. Niente neve (o pioggia) all'orizzonte

In Trentino quella tra mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio è stata la notte più fredda dell’inverno. Tutte le stazioni della rete di Meteotrentino hanno segnato minime negative, mentre le massime restano contenute a pochi gradi sopra lo zero. A segnare il valore più basso, quella posizionata nelle prossimità del lago di Calaita, nel comune di Primiero San Martino di Castrozza, a quota 1.600 metri: poco prima dell’alba si sono raggiunti i -20,6 gradi sottozero. Un valore di gran lunga inferiore alle altre stazioni in quota: -18.2 alla diga di Careser (2.600 metri), -18.3 a Ciampac, Canazei (2.150 metri) e «solo» -13 a cima Presena (3000 metri), mentre nel centro abitato di Primiero si è arrivati fino a -19 gradi. Il motivo è presto detto: i cieli sgombri dovuti all’alta pressione (seppur di origine continentale – siberiana) favoriscono le inversioni termiche nelle conche e negli altipiani. Tra le località di valle la più fredda è stata Grigno (-6 gradi), mentre a Trento la temperatura si è fermata a -4.2 (registrata al liceo Galilei) e a Rovereto a -3. In entrambe le città sono state registrate, specie a inizio dicembre, minime più fredde. Gelo anche sul garda: tre decimi sotto lo zero la minima al Belvedere di Torbole. Durerà ancora poco, da domani, venerdì le temperature torneranno a salire, con massime attorno ai dieci gradi in città. All’inizio della prossima settimana si potranno raggiungere se non superare i 15 gradi, una temperatura molto al di sopra delle medie stagionali. La ragione: l’anticiclone russo sarà sostituito da quello, più caldo, delle Azzorre. Proseguirà il periodo secco: sarà molto difficile vedere precipitazioni, sia nevose che piovese, prima del 20 febbraio, con tutte le conseguenze sulla siccità che, ormai, si protrae da oltre un anno.
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