sabato 14 Gennaio, 2023
di Redazione
In Trentino il mismatch tra domanda e offerta di lavoro riguarda il 47,9 % delle figure ricercate, cioè il +7,4% in più rispetto alla media nazionale e 10 punti percentuali in più rispetto al 2021 e 22 punti in relazione al 2019. Lo rileva l’indagine annuale del ‘Progetto Excelsior’, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il ministero del lavoro, l’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro e l’Unione europea, che fa il punto sulle previsioni di assunzione, i fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese del territorio nel corso dell’anno precedente. Secondo le imprese, la motivazione principale riguardo la difficoltà di reperimento del personale è stata la mancanza di candidati, pari al 33,6 %, seguita dalla preparazione inadeguata degli stessi nel 10,8 % dei casi, evidenzia il report. Le maggiori difficoltà sono state rilevate nella ricerca di operai specializzati: sono state 7.360 le assunzioni previste per queste figure nel 2022, ma nel 63,6 % dei casi sono risultate difficili da trovare. La percentuale ha superato l’80 % per gli operai specializzati nella rifinitura delle costruzioni e nella manutenzione e installazione di attrezzature elettriche ed elettrotecniche. Nel 2022 sono state segnalate difficoltà di reperimento anche per i conduttori di veicoli a motore e di impianti, con percentuali rispettivamente del 57,1 e del 44,5 %. Tra i professionisti con elevata specializzazione, su un totale di 4.540 figure richieste, il 55,5 % è risultato difficile da reperire. In particolare la percentuale ha superato l’80 % per gli insegnanti di scuola primaria, pre-primaria, e professioni assimilate, per gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali e per i medici.