Il lutto
mercoledì 30 Aprile, 2025
Tre Ville, muore a 42 anni Roberto Genovese: «Una vita con una grande passione, la montagna»
di Gianfranco Piccoli
Lavorava dal 2009 a Trentino marketing, era accompagnatore di media montagna. Un anno fa una diagnosi tremenda

Un sorriso strappato alla famiglia, alle amicizie e ai colleghi a soli 42 anni, quando le passioni personali e gli interessi professionali erano sbocciati con pienezza. La comunità di Trentino Marketing e il paese di Montagne, nel comune di Tre Ville, piangono Roberto Genovese, scomparso lunedì a causa di un male incurabile, che si era manifestato giusto un anno fa, proprio durante l’edizione 2024 del Film Festival della Montagna.
Dopo il diploma liceale conseguito a Tione, Roberto era sceso nel capoluogo per frequentare l’università: nel 2005 la laurea triennale in Scienze della mediazione linguistica, poi il master in Destination marketing, tourism and travel services management alla Trentino School of Management. Una parentesi lavorativa a Londra e il ritorno nel «suo» Trentino, con l’inizio, nel 2009, dell’esperienza in Trentino Marketing, dove le competenze acquisite nel suo percorso di studi avevano sposato anche la grande passione che Roberto nutriva per la montagna. Una passione genuina, fatta di escursioni, ferrate, scialpinismo, con qualche digressione agonistica, come il Brenta Trail: tanto era l’amore per le cime che si era fatto tatuare sul polpaccio il profilo delle Dolomiti di Brenta.
Un anno fa i primi sintomi del male. Dopo un intervento chirurgico, era rientrato al lavoro ad inizio anno e sino a pochi giorni fa era nel suo ufficio a Trentino Marketing: poi la ricaduta che non gli ha lasciato scampo.
La stima e il dolore per l’amico scomparso si mescolano nelle parole di Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing: «Roberto è stato per tutti noi una persona eccezionale e un amico, ne ricordiamo il sorriso, la disponibilità e la gentilezza, sia in azienda sia nei rapporti con gli attori del sistema turistico, con cui da sempre si relazionava – le parole di Rossini – È entrato a far parte del team di Trentino Marketing nel 2009, occupandosi inizialmente di sviluppo prodotti turistici e progetti con il territorio, lavorando a progetti per la vacanza rurale e la vacanza nella natura. Ha lavorato anche sui marchi di prodotto e ospitalità a tema ed al loro posizionamento sul mercato. Negli anni successivi – continua il ricordo dell’ad di Trentino Marketing – si è poi dedicato alla creazione, in qualità di appassionato ed esperto di montagna, di contenuti outdoor per le sezioni specifiche del portale di destinazione Visittrentino.
Nell’ultimo periodo, si è dedicato con passione e competenza alle campagne di digital marketing, di pianificazione adv on line, collaborando all’influencer marketing e, da ultimo, nei progetti di direct marketing. Ricordo con commozione la sua felicità nell’aver raggiunto il sogno di diventare accompagnatore di media montagna, riuscendo a conciliare la sua grande passione per il suo territorio con l’attività professionale. Non smetteva mai di mettersi alla prova, seguendo le sue passioni, il viaggiare e lo studio delle lingue. Mancheranno a tutti noi il suo sorriso, la sua positività, la sua intelligenza e la sua cortesia», termina il commosso ricordo di Rossini.
«Roberto era una persona molto positiva, con lui ci scambiavamo riflessioni sulla nostra comune passione: la montagna – lo ricorda Marco Benedetti, giornalista di Trentino Marketing – il suo amore per il territorio lo avevano anche portato a conseguire l’abilitazione come guida di mezza montagna e in passato aveva fatto anche i corsi di alpinismo della scuola Graffer. Lo ricordo un anno fa, quando insieme abbiamo accompagnato alcuni giornalisti e il gruppo di Va Sentiero, sul percorso della pace: ho apprezzato la precisione e la puntualità delle sue spiegazioni, che andavano ben oltre il modo accademico».
La morte di Roberto ha gettato un velo di tristezza su Montagne e su tutto il comune di Tre Ville. Una comunità dove tutti si conoscono e dove Roberto aveva mantenuto solide radici: a Montagne vivono i genitori, Maria Rosanna e Francesco, nel Lomaso la sorella Cinzia. «Un ragazzo super socievole, di grande compagnia, era davvero bello stare con Roberto», lo ricordano gli amici. «Nonostante da anni si fosse trasferito a Trento per lavoro – continuano- tornava spesso qui: era molto legato al suo paese».
l'iniziativa in città
«Strade da vivere», 100 bambini «occupano» via Einaudi. E sull'asfalto spunta il grande polipo delle tabelline
di Redazione
Questa mattina fino alle 13 i piccoli artisti hanno disegnato sulla strada con gessi colorati e pitture quanto avevano progettato nel laboratorio «zone 30»